Colpo fallito alle Poste a Rimini, allontanati dai dipendenti, i banditi armati se ne vanno imprecando

Rimini

RIMINI. Se i rapinatori fossero entrati in azione qualche istante prima, la mattinata di direttore e impiegata dell’ufficio postale di Viserbella avrebbe assunto certamente toni più drammatici. Sono stati infatti quei pochi istanti di “ritardo” dei due malviventi, insieme alla prontezza di riflessi degli impiegati, a risparmiare ai dipendenti di Poste italiane l’esperienza di una rapina a mano armata. Il piano dei rapinatori, infatti, era quello di intrufolarsi all’interno dell’ufficio approfittando del momento in cui gli impiegati facevano ingresso sul posto di lavoro. Un piano che, evidentemente, non ha funzionato, costringendo i malviventi a desistere e allontanarsi a “mani vuote”.

Solo tanta paura

«Erano le 8 in punto - racconta Simone Fiori, il direttore dell’ufficio postale di via Silvio Cenci, a Viserbella - io e l’altra impiegata eravamo appena arrivati, quando ci siamo accorti della presenza di due uomini fuori dall’ufficio. Avevano il volto coperto dalla sciarpa e il loro atteggiamento non lasciava tanto spazio all’immaginazione, così abbiamo subito chiuso la porta a chiave». Un’azione che, nella sua semplicità, è stata decisiva nell’impedire ai due malintezionati di mettere a segno il colpo programmato. «Hanno provato ad aprire la porta - riferisce ancora il direttore dell’ufficio postale - ma era chiusa, e per fortuna non hanno insistito e se ne sono subito andati». «Però - sottolinea con un sospiro il responsabile Fiori - non si sono risparmiati di mostrarci la pistola, mettendola bene in aderenza alla vetrata. Si sarà concluso tutto nel giro di un minuto, ma per noi, sono stati attimi di puro terrore».

L’allerta

Scampati al tentativo di rapina, direttore e impiegata hanno immediatamente contattato le gforze dell’ordine. «Abbiamo subito chiamato la Polizia - dichiara Fiori, ripercorrendo i passaggi di quei momenti di panico, risoltisi fortunatamente con nulla più di un grande spavento - e dopo qualche minuto una volante è arrivata qui da noi. Insieme abbiamo ricostruito l’accaduto e tentato di elaborare un “identikit” dei rapinatori».

A giudicare dalle imprecazioni udite dai testimoni mentre i due malviventi se la davano a gambe, a tentare di mettere a segno la rapina sarebbero stati infatti probabilmente due uomini di nazionalità italiana, di giovane età. «Gli agenti ritengono improbabile che tentino nuovamente di rapinarci - commenta il direttore Simone Fiori - ma io, personalmente, non sono tranquillo. Il pensiero che nei prossimi giorni possano ritornare sui propri passi per “terminare quello che hanno iniziato” mi spaventa davvero. Confido nella vicinanza da parte delle forze dell’ordine, che nei prossimi giorni ci assistano con frequenti controlli».

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