Bellaria, spari vicino casa spaventano cavallo che travolge una donna

Rimini

RIMINI. "L’invasione" di un terreno privato da parte di un cacciatore, gli spari, un cavallo che si imbizzarrisce e travolge la proprietaria. L’ennesima denuncia nei confronti delle “doppiette” questa volta diserta i social (dove da inizio caccia sono montate le proteste) ma viene messa nero su bianco davanti a un maresciallo dei carabinieri.

Quanto accaduto il 20 settembre scorso, verso le 10, in una azienda agricola di Bellaria, non sarebbe un episodio isolato, secondo quanto denunciato dai titolari della società agricola che quella mattina hanno prima sentito degli spari molto vicini e subito dopo visto un cacciatore che si muoveva su un campo accanto alla loro proprietà. «Sicuramente era a una distanza di circa 80 metri dal nostro confine» spiegano i proprietari dei terreni. La sicurezza della distanza è dovuta al fatto che «si trovava nel secondo campo adiacente al nostro, e ogni campo è largo circa 40 metri». Il regolamento sulla caccia vieta gli spari per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. I due colpi sparati dal fucile del cacciatore hanno spaventato uno dei cavalli dell’azienda agricola accanto al quale c’era la proprietaria, 59enne, che l’ha travolta facendola cadere e causandole la distorsione di una caviglia. Il cacciatore è stato avvicinato dal marito della donna e, dopo averlo informato dell’accaduto, fatto spostare dalla zona «cosa che ha fatto anche se di poche decine di metri». A quel punto i coniugi hanno informato i vigili urbani dell’accaduto che hanno inviato delle guardie venatorie sul posto consigliando loro di sporgere denuncia. «E non è la prima votla che succede che cacciatori siano così vicino alla nostra proprietà – sottolineano i denuncianti, ricordando che la loro azienda è spesso frequentata anche da famiglie con bambini che vanno a conoscere i cavalli.

Dal 16 settembre, giorno di apertura della caccia, sono state decine le segnalazioni alle guardie venatorie e ai carabinieri forestali per la presenza di cacciatori troppo vicino ad abitazioni o a luoghi molto frequentati.

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