Notte di caos in pieno centro

Rimini

RIMINI. Raid vandalici in pieno centro nel cuore della notte, tra lanci di sedie e bottiglie, pali divelti, muri imbrattati, “bombe” di vernice contro i portoni. E l’intervento delle forze dell’ordine che hanno tenuto monitorata la situazione fino alle prime luci dell’alba. E’ successo tra sabato e domenica: a rendersi protagonisti in negativo sarebbero stati alcuni partecipanti della manifestazione antifascista svoltasi poche ore prima e conclusa con l’occupazione della sede in disuso del Sert, in via Tonti.

Il “blitz abusivo” nella struttura dell’Ausl a pochi passi dalla stazione ferroviaria è iniziato intorno alle 23: una ventina di persone - tra ragazzi e ragazze - ha dato vita a una nottata di caos preceduta da una lunga scia di scritte sui muri tra via Gambalunga, via Roma e le zone limitrofe. Fino ad arrivare in via Tonti, dove è stata presa di mira la struttura abbandonata del Servizio tossicodipendenze dell’Azienda sanitaria.

E’ lì che, una volta entrati alcuni manifestanti, è iniziato un «lancio di sedie dai piani alti», accompagnato da «urla, schiamazzi, musica a tutto volume». Ma anche «lanci di biciclette finite sopra i muri di cinta» e i «pali delle fermate del tram divelti e scaraventati a terra». Lo raccontano alcuni residenti della zona che hanno a più riprese chiamato le forze dell’ordine, intervenute per cercare di calmare gli animi nel corso della nottata. Lo scenario che si presentava davanti era fatto di una lunga serie di muri imbrattati. oggetti sparsi per la strada, e i ragazzi dentro il Sert, ormai occupato abusivamente.

I militari dell’Arma hanno però deciso di non esasperare gli animi e di intervenire cercando di monitorare la situazione. Peccato però che il loro primo intervento sia stato vano. Tanto che «la musica dagli stereo a tutto volume e il lancio di oggetti è continuato anche dopo», spiegano il giorno dopo diversi testimoni che hanno passato una nottata non proprio serena. I carabinieri sono quindi tornati intorno alle 4 del mattino evitando sempre lo scontro diretto ma cercando di fare in modo che il tutto non degenerasse in modo definitivo e aspettando che gli occupanti abbandonassero la struttura alle prime luci dell’alba, al termine di una nottata che ha lasciato parecchi segni in centro città.

Gli effetti collaterali sarebbero arrivati fino alla vicina sede del partito Fratelli di Italia, in via Bastioni settentrionali, dove oltre ai muri imbrattati nella notte, il consigliere comunale Gioenzo Renzi ha denunciato anche il furto di una bandiera, presentandosi ieri mattina in questura per denunciare «la grave provocazione politica contro il nostro movimento e i danni subiti». Ecco perché l’esponente di FdI ha anche invitato le forze dell’ordine a usare le telecamere di corso Giovanni XXIII al fine di individuare i responsabili.

 

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