Rimini, giardiniere sculaccia studente svogliato, a processo per violenza sessuale

Rimini

RIMINI. Con il protesto di punire uno studente “fannullone”, impegnato in lavori di giardinaggio nell’ambito di un programma di alternanza scuola-lavoro promosso dal proprio istituto superiore, lo aveva sculacciato dopo avergli abbassato gli slip. Un atteggiamento del tutto inappropriato che per la procura aveva in sé una chiara connotazione libidinosa. È la ragione per la quale il presunto autore del gesto comparirà ad ottobre davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Rimini con l’accusa di violenza sessuale. Non è escluso che in quella sede possa optare per un rito abbreviato che, in caso di una eventuale condanna, gli consentirebbe di ottenere lo “sconto” di un terzo della pena.

L’imputato, difeso dall’avvocato Luca Campana, è un pensionato di 65 anni che risiede in Valmarecchia. I fatti risalgono a due anni fa. Il ragazzo, già maggiorenne all’epoca dei fatti, stava svolgendo assieme ad altri compagni di classe uno “stage” formativo, così come previsto da un progetto approvato dall’istituto professionale che frequentava.

A coordinare l’impegno degli studenti nelle attività di giardinaggio e coltivazione sono i responsabili di una cooperativa sociale, ma tra i volontari c’è anche il pensionato. Non ha un ruolo ben definito, ma - stando alle accuse - a un certo punto prende di mira il giovane. «Devi impegnari di più, così non serve a niente». Lo rimprovera dandogli del fannullone. Così un giorno lo invita a seguirlo con l’intenzione di fare un discorso a quattrocchi con lo studente. Una volta entrato in un capanno, però, il giovane scopre di non doversi sobbarcare una semplice ramanzina, ma una vera e propria “punizione” corporale. Forse perché sorpreso dalla situazione, il diciottenne non ha potuto evitare che l’adulto gli abbassasse pantaloncini e slip, in un colpo solo, e cominciasse a sculacciarlo, indugiando anche sulle parti intime. Una volta a casa il giovane ha raccontato l’accaduto ed è scattata la denuncia. L’imputato è difeso dall’avvocato Luca Campana.

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