Scuola, caos mense: il Tar boccia il Comune

Rimini

RIMINI. Un vizio formale, alcune firme mancanti hanno fatto saltare in aria una gara da milioni di euro, gettando tutto nella confusione perché ora si dovrà iniziare da capo. E nel limbo dell’incertezza piombano 32 lavoratrici (tutte mamme) che erano state assunte in settembre, alcune anche a tempo indeterminato. La sentenza ha travolto il servizio mense delle scuole di infanzia comunali: il Tribunale amministrativo di Bologna ha dato torto al Comune e ha accolto il ricorso di Dussmann Service S.r.l., Ghirlandina S.r.l., Formica Cooperativa Sociale.

Oggetto del contendere una determina dirigenziale di Palazzo Garampi che ha assegnato, nello scorso luglio tramite gara, proprio i servizi delle mense di 12 scuole di infanzia e di 9 nidi (tutti con cucina interna) alla Gemeaz Elior spa. Una partita da 3 milioni e 750 mila euro spalmati nei successivi tre anni, da settembre 2013 fino ad agosto 2016, che la società di Milano già aveva dagli anni passati ed era riuscita a mantenere anche a questo giro.

A puntare il dito contro un vizio di forma nella presentazione dei documenti, alcune firme che non sarebbero state apposte in alcune pagine tra l’infinità di documenti richiesti, sono stati con estrema velocità i secondi “classificati”, certi che qualcosa non quadrasse.

La Dussmann Service con sede a Forlì, la Ghirlandina di Bologna, la Formica Cooperativa Sociale di Rimini pochi giorni dopo hanno infatti scoperto quella che era una mancanza nella documentazione presentata dai vincitori della gara. Una segnalazione che sarebbe parsa subito piuttosto fondata, tanto che lo stesso Comune, in attesa di avere un quadro della situazione più chiaro, ha affidato la gestione del servizio alla Gemeaz ma in via provvisoria.

Una situazione delicata, insomma, rimasta in bilico per mesi e che comprende centinaia di bambini e un giro vorticoso da 253mila pasti all’anno. Non solo: anche l’assunzione di 32 lavoratrici, che la Gemeaz aveva fatto in base ad alcuni dei requisiti richiesti nella gara che poi è stata annullata, adesso sarebbe nel mezzo di questo cambio in corsa. Già perché il Tar ha accolto il ricorso contro il Comune e ha annullato gli atti impugnati: sia la “determina dirigenziale del primo luglio scorso di aggiudicazione del servizio”, sia dei “verbali di gara, nonché di ogni altro atto connesso, e o consequenziale”.

Tutto annullato. E ora si attende di capire gli sviluppi: se ci sarà un cambio in corsa per la gestione delle mense già dal prossimo mese, oppure si dovrà aspettare il prossimo anno. O ancora: una nuova gara. Non è escluso, a questo punto, che la Gemeaz possa fare ricorso al Consiglio di Stato: in ballo ci sono quasi 4 milioni di euro che difficilmente il colosso milanese vorrà farsi sfuggire.

 

 

 

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