Rimini, cameriere infedele sorpreso a rubare i soldi del ristorante

Rimini

RIMINI. Un cameriere di 48 anni, residente da anni a Rimini, è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di furto aggravato. Gli agenti della squadra mobile, ai quali il titolare di un noto ristorante di via Marecchiese si era rivolto per via dei continui ammanchi dalla cassa, lo hanno sorpreso martedì pomeriggio con le mani nel sacco.

Il dipendente infedele, ripreso a sua insaputa dalle videocamere della polizia piazzate all’interno del locale con l’autorizzazione del magistrato, verso le 16.30 si è diretto verso la cassa, l’ha aperta con un duplicato della chiave e ha prelevato la somma di 245 euro, in banconote di piccolo taglio. L’agente che in remoto seguiva la scena su un monitor ha avvertito i colleghi di pattuglia. Il cameriere, controllato all’interno del ristorante, non ha potuto fare altro che ammettere la sua responsabilità: la Squadra mobile, nell’architettare la trappola, aveva preventivamente fotocopiato le banconote e, ovviamente, i numeri di serie corrispondevano.

Il cameriere è stato arrestato e, dopo aver trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura, ieri mattina è comparso davanti al giudice che ha convalidato il provvedimento. «Mi dispiace, non so che cosa mi sia preso. Sono in difficoltà economiche, ho il mutuo, avevo una scadenza da pagare» si è giustificato l’accusato che, prima di lavorare come cameriere ha anche gestito un bar a Rimini. Difeso dall’avvocato Giuliano Renzi, è stato scarcerato con obbligo di firma in attesa del processo che sarà celebrato a giorni. C’è il sospetto che quello di martedì non fosse il primo furto ai danni del proprio titolare. Il ristoratore, infatti, il 4 settembre scorso si era rivolto alla questura per chiedere consiglio. «Lavoriamo tanto, ma mi sembra di non guadagnare niente». Ad aprirgli gli occhi, secondo il suo racconto, sarebbe stato il commercialista. «Qualcosa non torna», gli ha detto il professionista insinuando il dubbio che qualcuno lo stesse derubando. Si ipotizzano ammanchi importanti, più di diecimila euro, anche se è tutta da dimostrare la responsabilità del 48enne per quanto riguarda le settimane precedenti. I poliziotti hanno sequestrato anche 150 euro che il cameriere aveva nel borsello, appoggiato in cucina, e altri 210 euro trovati a casa, banconote di piccolo taglio tra le pagine di un libro e monete dentro a un cassetto. In attesa del processo, ha già avuto una prima sentenza: può dire addio al lavoro.

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