Chiede soldi per svincolare giocatore, inibito presidente Accademia Rimini

Calcio

RIMINI. Il Tribunale federale territoriale ha inibito per otto mesi Claudio Betti, e all’Accademia Rimini calcio di cui è presidente è stata inflitta una ammenda da 1.500 euro.

Svincolo e denaro

Tutto nasce dal deferimento del sostituto procuratore federale della Figc affinché Betti rispondesse davanti al Tribunale federale di giustizia sportiva, Francesco Di Leginio, per avere «indebitamente preteso dal genitore di un calciatore la somma di duemila euro, al fine di procedere allo svincolo». Il ragazzo coinvolto, all’epoca dei fatti 16enne, era infatti tesserato con l’Accademia Rimini, ovvero l’associazione sportiva dilettantistica intitolata a Vincenzo Bellavista che funge da scuola calcio ufficiale del Rimini Fc, come riportato sul proprio sito Internet.

Il fatto, stando al deferimento disposto, sarebbe avvenuto nel luglio del 2017. La somma sarebbe arrivata inizialmente con un assegno bancario rilasciato dal padre del giocatore e tratto su una banca sammarinese. Pochi giorni dopo l’assegno però sarebbe stato sostituito con del denaro contante per un ammontare di duemila euro che, secondo l’accusa, sarebbero stati richiesti per svincolare il giocatore.

Chiesto patteggiamento

Una volta notificato il provvedimento, sia Betti sia l’Accademia Rimini calcio hanno quindi inoltrato una memoria difensiva per chiedere di essere ammessi alla procedura di patteggiamento.

L’obiettivo infatti è stato quello di avere delle pene ridotte rispetto alla richiesta avanzata dal sostituto procuratore federale: il presidente ha puntato ad avere una inibizione non superiore a un mese; la scuola calcio ha invece chiesto di pagare un’ammenda non superiore ai 500 euro.

La decisione del Tribunale

Il rappresentante della procura federale, Vincenzo Postiglione, non ha però potuto dare corso alla procedura di patteggiamento per la mancata presenza al dibattimento delle parti deferite. Per questo ha chiesto, «dopo un’ampia disamina dei fatti», che venisse inflitto un anno di inibizione a Betti e 2.500 euro di ammenda all’Accademia Rimini calcio.

L’ultima parola è però spettata al Tribunale federale che alla fine ha deciso di ridurre le sanzioni disciplinari richieste inizialmente, infliggendo appunto otto mesi di inibizione al presidente dell’Accademia Rimini calcio e 1.500 euro di ammenda all’Associazione sportiva.

Donazione incompresa

Alberta Amadori, legale di Betti, spiega che «dispiace per l’inibizione al mio assistito soprattutto perché la somma ricevuta era stata considerata una donazione ed invece è stata giudicata in modo diverso: è apparsa una cosa che non è. In un momento economico come questo - prosegue Amadori - in cui le associazioni sportive dilettantistiche necessitano di contributi in buona fede, quei soldi sono stati percepiti come una donazione». E sull’eventuale prosieguo della vicenda, l’avvocato conclude: «Ci riserviamo di valutare l’impugnazione della decisione».

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