Pasolini, al Far romba la storia di un mito riminese

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È salito in sella alla Benelli prima e all’Harley Davidson poi, e dalla Colonnella, ha lanciato il guanto di sfida ad alcuni dei miti del motociclismo come Giacomo Agostini, Mike Hailwood e Jarno Saarinen con cui ha diviso anche il suo tragico destino, una maledetta domenica di maggio (giorno 20) del 1973. Fosse sopravvissuto a quel terribile schianto a Monza, Renzo Pasolini, lo scorso 18 luglio avrebbe spento 80 candeline. Lui non c’è più, ma il suo mito continua a vivere nel ricordo non solo del motoclub che porta il suo nome, ma nella memoria e nel cuore di tutti gli appassionati del circus delle due ruote. Un eroe dello sport, un riminese Doc in tutto e per tutto, cui la sua città ha deciso di dedicare uno degli appuntamenti più attesi della lunga vigilia che porta al Gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini in programma l’8 e 9 settembre.

Il tributo

Lo fa con la mostra che sarà inaugurata ufficialmente oggi, negli spazi della Far (Fabbrica Arte Rimini) di piazza Cavour “Renzo Pasolini, l’Uomo, il Pilota, il Mito, a local Hero”. Un concentrato di emozioni, di pareti quasi totalmente tappezzate di scatti in bianco e nero (diversi gli inediti), con al centro i bolidi su cui Pasolini non ha mai vinto il mondiale, ma ha inanellato successi in molti casi frutto di vere e proprie imprese. Un triangolo fatto da due Benelli 350 e 500 a dalla Harley Davidson RR 250 con cui Walter Villa vincerà ben quattro titoli mondiali. Un filotto nato dalla grande capacità di Pasolini di sviluppare e mettere a punto la moto.

Suggestioni d’altri “eroici” tempi, cui si contrappongono, pochi metri più in là, alcuni dei bolidi ora cavalcanti da Valentino Rossi, Marc Marquez, Maverick Viñales, Johann Zarko, nell’ambito della rassegna “I colori del motomondiale” che rinnova il connubio tra Comune, Drudi Performance e MotoGp.

Orgoglio riminese

«Rimini e la Romagna sono terra di motori - sottolinea il sindaco Andrea Gnassi - e chi ama i motori, chi è di questa terra, sa che c’è una persona, un personaggio straordinario che è il Paso. Un mito che ha rappresentato la sfida tra la passione dell’uomo che andava a competere con le grandi case motociclistiche ed i grandi campioni, provando un’ora prima su un circuito che non conosceva. Rimini si è messa in gioco con questa mostra che ricorda l’epopea di una terra». Gnassi sottolinea quindi che Rimini è già al lavoro «per rinnovare l’accordo con Dorna per la MotoGp fino 2023. Guardiamo al futuro con solidi radici come quelle di Renzo Pasolini. Non è un caso che il motoclub che porta in suo nome sia tra i più importanti d’Italia e abbia tra i propri iscritti alcuni nostri campioncini come Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini, primo e terzo nella Moto3».

Le due mostre saranno aperte da oggi al 9 settembre nei seguenti orari: 10,30-13 e 16-23.

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