Chiusura dei locali, il Silb va da Salvini: «Servono delle modifiche alle leggi»
Applicazione Daspo
Insomma, si chiede una serie di interventi per modificare la situazione attuale, continua Indino, il quale oltre a ribadire che il Silb sta «dalla parte delle forze dell’ordine e collabora con esse per favorire controlli e sicurezza», aggiunge anche che «i locali da ballo hanno tutto l’interesse affinché chi commette reati venga allontanato e perseguito, eppure sono costretti a gestire questa situazione con pochi strumenti e a pagare le conseguenze di provvedimenti punitivi, unilaterali e non preventivi». Per questo il sindacato chiede che «che vengano applicati i Daspo anche per chi commette reati in discoteca e non solo allo stadio, di poter perquisire gli avventori, di usare alcol test e metal detector all’ingresso, di avere la possibilità di negare l’ingresso a chi ha già creato disordini».
Posti di lavoro a rischio
Secondo il Silb, infatti, «le discoteche non possono diventare capri espiatori di tutti i mali della società: si sta innescando una percezione pericolosa non solo per l’immagine del territorio e per gli imprenditori che vi operano, ma per gli oltre 42mila lavoratori impegnati nella night life, segmento fondamentale per la nostra economia». E continua Indino: «Contrariamente a quanto afferma qualcuno, il nostro territorio continua ad essere attrattivo, sicuro e innovativo, conservando grande appeal come meta di vacanze». Per questo, spiega l’esponente riminese del Silb, «non c’è un problema Rimini: in tutta Italia purtroppo c’è chi nonostante i propri sforzi vede applicarsi l’articolo cento del Tulps al proprio locale senza che vengano rinvenute responsabilità dirette, né indirette della propria gestione».
A lezione di night life
Sul territorio riminese, conclude Indino, sono in programma varie iniziative: «Per il prossimo autunno abbiamo già messo cantiere l’iniziativa dal titolo “Nessun dorma”, già portata avanti dal Silb-Confcommercio di Modena con grande successo, in cui i genitori sono invitati nei locali in una serie di incontri con i gestori, in cui vengono date tutte le informazioni e le delucidazioni sul mondo della notte e sull’approccio dei ragazzi in questo contesto».