Lascia il figlio di 3 anni solo in casa ed esce: papà denunciato per abbandono di minore

Rimini

RIMINI. Rischia di costare cara la scelta di un papà di lasciare chiuso in casa da solo il figlio di tre anni. La compagna che glielo aveva affidato, nel rientrare a casa dopo essersi assentata per fare la spesa, trova il bambino in lacrime e chiama la polizia. «Mio marito è un irresponsabile: secondo me è andato dall’amante senza preoccuparsi di quello che poteva accadere». Una Volante è accorsa sul posto. Per prima cosa gli agenti si sono assicurati che il bambino stesse bene: aveva vagato libero per le stanze, ma il padre prima di andare per i fatti suoi si era assicurato almeno di chiudere le finestre. Non si è reso necessario l’intervento dei soccorsi: il piccolo non sembrava particolarmente turbato della momentanea lontananza dei genitori. Poi, accertato che l’assenza si era prolungata per circa un’ora, i poliziotti hanno redatto un verbale sull’accaduto.

Verso la denuncia

L’uomo, un trentunenne di origine straniera, rischia una denuncia a piede libero per “abbandono di minori”. Non è stato ancora identificato: i tentativi di rintracciarlo telefonicamente non sono andati a buon fine. Forse è tornato a casa, ma ha preferito girare alla larga nel vedere la polizia all’ingresso. La moglie sospetta che si sia assentato per incontrare un’altra donna, ma si è nel campo delle illazioni. In ogni caso quando lei è rientrata lui non c’era e il figlio era da solo. Dell’episodio, come è prassi in questi casi, saranno informati anche i servizi sociali. Per la legge il reato si concretizza quando si lascia il minore in balia di se stesso, anche per pochi minuti, con la consapevolezza dei pericoli potenziali cui lo si espone.

Il precedente

Non è la prima volta che un papà, una mamma o entrambi rischiano di finire in tribunale per avere lasciato da soli, in casa o anche in auto, i propri figli. Il caso più singolare risale però all’inizio dell’anno quando una giovane coppia, finì nei guai per avere messo a letto il figlioletto di cinque anni e poi, quando lui era ormai nel mondo dei sogni, essere uscita a divertirsi per tutta la notte. Al ritorno però i due avevano rischiato di schiantarsi addosso a un’auto ribaltata in mezzo alla strada, davanti a una pattuglia dei carabinieri, e avevano dato vita a una discussione accesa che alla fine aveva portato al loro arresto. Era stato solo a quel punto che la donna, dopo essersi consultata con il compagno, aveva spiegato il suo “problema” al maresciallo di Riccione: «Non potete portarmi con voi, io devo andare subito da mio figlio prima che si svegli». Fortunatamente il piccolo era ancora addormentato. Solo nella casa silenziosa. «Oggi niente scuola materna». La coppia reduce dalla notte brava si era ritrovata davanti al giudice, patteggiando la pena di un anno.

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