La puzza del torrente Tavollo a Cattolica diventa un giallo

CATTOLICA. Assume sempre più i contorni di un giallo, la puzza del Tavollo, che pure Agatha Christie farebbe fatica a risolvere. Se tre indizi fanno una prova, qua non c'è nemmeno un indizio, se non alcune cause da escludere.

Il sopralluogo di ieri mattina dei tecnici di Hera con i residenti della zona Violina e Porto, non ha diradato la nube di dubbi. Appuntamento alle 7,30 ma questa volta l'odore nauseante era sparito. «Non si avvertiva nulla, inspiegabile considerando che soltanto la mattina precedente non si riusciva quasi a respirare, e quell'odore malsano entrava pure negli appartamenti».

I tecnici di Hera avrebbero escluso alcune origini che erano entrate nel novero delle ipotesi: i lavori ai fondali del Tavollo, che non sarebbero in corso. E comunque, considerato che la puzza si sente tra le 6,30 e le 8, l'orario non sarebbe compatibile con i lavori di pulizia del fondo che si sarebbero comunque svolti negli orari successivi.

Qualche sostanza chimica rilasciata dalle fabbriche circostanti? No, perché nel periodo in cui si è sentita la puzza, da un mesetto a questa parte, le fabbriche sono state quasi tutte chiuse. Inoltre, non sono emerse criticità legate alla rete e agli impianti gestiti da Hera. Oltretutto, la stessa puzza, è stata avvertita con parecchia intensità anche sul versante di Gabicce: ma non sempre negli stessi giorni. Questo forse è dovuto alla variazione delle direzioni del vento. Hera ha promesso agli abitanti di voler andare a fondo in questa storia. Così nei prossimi giorni verranno effettuati altri sopralluoghi nell'orario “incriminato”. Inoltre le indagini abbracceranno un raggio più ampio di quello della foce del torrente e della zona che scorre di fianco ai primi quartieri cattolichini. «Andremo a fare verifiche più a monte del Tavollo» ha anticipato Hera. Chissà che non si riesca a risolvere il giallo.

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