Case vacanze fantasma tra Rimini e Riccione. Anche un campo nomadi spacciato per resort

Riccione

RICCIONE. Cinquanta. È il numero fin qui accertato delle truffe online compiute dagli otto truffatori denunciati dai carabinieri della Compagnia di Riccione, per aver affittato - nel solo mese di agosto - appartamenti fantasma per le vacanze estive. Una indagine ad ampio respiro, che tocca le più prestigiose località turistiche italiane, che ha preso le mosse perché una buona parte ha visto raggirate persone, famiglie (una trentina circa), che volevano rilassarsi sdraiate su un lettino della spiaggia di Cattolica. Singolare che molte di loro abbiano scoperto di essere state truffate mentre vagavano, simultaneamente, alla ricerca dell’alloggio, in due zone specifiche: i viali Torino e Bologna. I più arrabbiati, dopo aver scoperto di essere stati fregati, hanno deciso di cambiare aria. Altri, invece, grazie anche all’intermediazione dei carabinieri della Tenenza della Regina, sono riusciti a coronare il loro “sogno”, grazie alla disponibilità offerta dall’ufficio turistico e dall’associazione albergatori.

Chi sono i truffatori

Le indagini degli investigatori dell’Arma riccionese, hanno appurato anche per questa seconda trance dell’indagine, che non esistono legami tra gli otto truffatori il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica di Rimini. Se non quello della somma chiesta solitamente per la caparra della casa delle vacanze “da sogno”, 2-300 euro, è le località offerte. Sul versante Adriatico Jesolo, Cattolica, Roseto degli Abruzzi le più vendute. Le Cinque terre della riviera ligure, Portofino, per scendere alla Versilia e giù giù fino alla costiera Ionica della Calabria. Ma anche un campo nomadi è stato “spacciato” come un resort a cinque stelle super. Tra gli 8 truffatori anche tre donne, una 50enne residente a Genova, una napoletana di 53 anni e un’alessandrina di 38. Da personal computer della Lucania, più precisamente Matera, sono partite invece le offerte costate le denunce al più giovane dei truffatori (32 anni) e un 48enne. Gli ultimi sono stati individuati a Napoli (un 45enne) e Vicenza (un uomo di 58). Circa 10mila euro le somme che hanno intascato fraudolentemente.

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