Furto sventato col controllo di vicinato: vigilante in pensione mette in fuga i ladri a Rimini

Rimini

RIMINI. Vigilante va in pensione, ma continua a sventare i furti. «Ora faccio la guardia del quartiere». Solo un paio di giorni fa, e non è la prima volta, Giuliano Casadei, 63 anni, ha individuato e messo in fuga due giovani stranieri che, dopo aver scavalcato una recinzione, si apprestavano a fare razzia negli appartamenti ai piani bassi del suo condominio. «Si sono nascosti in un orto e poi se la sono data a gambe prima dell’arrivo dei carabinieri. Ora la musica è cambiata, ma eravamo arrivati a un punto che non si viveva più. I furti negli appartamenti erano all’ordine del giorno: anche tre o quattro per volta nello stesso condominio».

A metterlo in moto, adesso, non è più la centrale operativa dell’istituto di vigilanza al quale ha dedicato quaranta anni di lavoro, ma un gruppo di vicinato su whatsapp che raccoglie una trentina di famiglie della zona di Villaggio Primo maggio. Una maniera efficace di difendersi dai ladri senza volersi sostituire alle forze dell’ordine. Niente ronde, ovviamente: ciascuno si limita a osservare, ascoltare e chiamare chi di dovere. «Basta dare uno sguardo sotto casa - minimizza - per controllare che tutto sia tranquillo prima di andare a dormire».

Casadei che non è di quelli che si dà delle arie. Eppure, al servizio del Civis Augustus (poi Civis-Cittadini del mondo), ne ha viste di tutti i colori. Sempre mantenendo calma e sangue freddo, come quella volta che è stato circondato dai naziskin in spiaggia a Igea. «Non mi hanno fatto paura quelle teste rasate». Nella lunga carriera ha sventato cinque rapine, tra banche e uffici postali. «Ne ricordo una con ostaggio in via Garibaldi, un’altra a Rivazzurra: a Mondaino ho bloccato una donna armata di forbici e a Rimini un esagitato con il machete in ospedale. ripensandoci ho catturato anche un bandito che voleva infilzarmi con il coltello». Ha perso il conto invece di quanti malviventi ha fatto arrestare o allontanato da negozi, zone residenziali e stabilimenti che lui doveva proteggere. Fino allo scorso mese di luglio ha garantito, assieme ad altri colleghi, la vigilanza del tribunale di Rimini (era lui il veterano degli uffici giudiziari, oltre che dell’Inps). E’ per questo che i vicini lo hanno strappato alla vita da nonno e coinvolto attivamente nell’iniziativa del gruppo su whatsapp. I risultati non si sono fatti attendere, un furto sventato dietro l’altro, anche se Casadei fa il modesto: «Nel palazzo c’è un infermiere più bravo di me nel dare la caccia ai ladri e qualche segnalazione arriva perfino da mia suocera quando porta spasso il cane. Siamo un bel gruppetto, grazie alla tecnologia ci teniamo in contatto e ci trasformiamo in sentinelle del quartiere. Uno vigila sull’altro, fare la guardia al proprio condominio e a quello dei vicini non è diverso da quello che facevo prima, anche se chiunque di noi è capace di segnalare eventuali anomalie o la presenza di persone o auto sospette».

L’occhio clinico di chi conosce il mestiere, però, aiuta e i risultati già si stanno vedendo.

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