Spaccio di droga, il questore chiude Lo Spuntino di Cattolica per 45 giorni

Cattolica

CATTOLICA. Era diventato il punto di riferimento in città per chi doveva rifornirsi di sostanze stupefacenti. Lo Spuntino, locale che aveva aperto i battenti circa un mese fa nei pressi di piazza della Repubblica, aveva sin da subito mosso l’attenzione dei Carabinieri della Tenenza di Cattolica. Un “sorvegliato speciale” che, alla vigilia di Ferragosto, dopo l’intervento dei militari dell’Arma e le perquisizioni, avevano consentito di recuperare 20 grammi di hashish, 15 di marijuana e quasi 5 grammi di cocaina oltre a un Bilancino di precisione elettronico e 2.085 euro in contanti.

Lo spaccio, come appurato dalle forze dell’ordine, era gestito da due dipendenti del locale, M.S. e P.C., entrambi 25enni di origine campana. Il primo è risultato anche collaboratore nella gestione del locale e compagno di M.C. titolare della licenza.

I carabinieri, nei due giorni di appostamento prima del blitz, avevano registrato un nutrito numero di acquirenti, di età molto differenti tra loro e comprendenti anche tre 16enni.

I due, finiti in manette per detenzione di sostanze stupefacente ai fini di spaccio, affronteranno il processo il prossimo 17 settembre.

Ieri, intanto, il questore di Rimini Maurizio Improta ha firmato il provvedimento di sospensione della licenza per 45 giorni in base all’articolo 100 del Tulps (Testo Unico della legge di pubblica sicurezza). Il locale ha quindi evitato il rischio della revoca della licenza. I tempi di sospensione, si legge nel provvedimento, si sono resi necessari «al fine di scongiurare un concreto pericolo per la pubblica sicurezza». Obiettivo raggiungibile «unicamente con l’impedimento della frequentazione della sala per un congruo periodo».

Oltre alla chiusura al pubblico del locale, la titolare de Lo Spuntino, una 31enne originaria di Napoli, dovrà depositare alla Questura di Rimini, fino alla scadenza del provvedimento, l’originale della domanda di Scia (segnalazione certificata di inizio attività). La normativa le consente inoltre di “fare ricorso” rivolgendosi al prefetto della provincia di Rimini oppure al Tar dell’Emilia Romagna.

La recente azione di contrasto allo spaccio conferma allo stesso tempo la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla zona di piazza della Repubblica.

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