Bancario aggredito e picchiato in strada a Riccione resiste e mette in fuga due rapinatori

Riccione

RICCIONE. Aggredito e picchiato in strada mette in fuga i banditi che volevano rapinarlo in pieno giorno. A essere assalito ieri all’ora di pranzo, non lontano dalla via Emilia, a Riccione, è stato un bancario che, per un giorno, fungeva eccezionalmente da “portavalori”. Sono stati attimi di paura, violenza e concitazione, ma la reazione istintiva dell’uomo ha evitato che i malviventi avessero la meglio. Fortunatamente lui se l’è cavata con un grande spavento e qualche livido.

Ultima “raccolta” a domicilio

Accade tutto nello spazio di pochi, interminabili, secondi, verso le 13.30, mentre si appresta a salire in sella al proprio ciclomotore e rientrare nell’istituto di credito nel quale lavora con un ruolo di responsabilità. L’uomo ha appena completato il giro per la raccolta a domicilio di denaro contante da alcuni clienti. È appena uscito dall’esercizio commerciale dell’ultimo e stringe a sé il capiente borsello con i soldi, qualche migliaia di euro in tutto.

All’improvviso viene affiancato da uno scooter con due uomini a bordo. Gli sconosciuti, che indossano il casco, e sono italiani a giudicare dallo spiccato accento meridionale, gli intimano di consegnare il denaro. Per rendere più convincente la richiesta gli mettono le mani addosso. Lui però resiste con tutte le forze. Non molla il borsello. «Lascialo andare o è peggio per te», lo minacciano i rapinatori. Tutto suggerirebbe di dar loro retta, ma il bancario, senza pensarci troppo, non cede neppure quando gli strattonamenti e i colpi si fanno più duri. Nel frattempo urla con tutto il fiato che ha in gola richiamando l’attenzione di altre persone. A quel punto il rischio è troppo grande per i malviventi che desistono dalle loro intenzioni e sgommano via, prima dell’arrivo dei carabinieri accorsi sul posto. I tentativi di intercettarli, da parte delle pattuglie, non vanno a buon fine: la descrizione è generica e corrisponde a quella di tanti altri motociclisti in scooter. Gli uomini dell’Arma sono però già al lavoro per tentare di risalire ai responsabili della tentata rapina. Non si tratta di scippatori casuali: erano informati dell’attività esterna del bancario, seguito con ogni probabilità durante il suo breve “giro”, e quindi potrebbero aver potuto contare su un basista anche in considerazione del fatto che non era una attività abituale.

Quella della raccolta di contante a domicilio è un servizio che qualche istituto di credito continua evidentemente a offrire nonostante sia da considerarsi a rischio se non realizzato da personale autorizzato e specializzato. Un altro aspetto sul quale potrebbero concentrarsi ulteriori accertamenti.

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