Uomo trovato morto in spiaggia a Rimini: ora è caccia allo spacciatore

Rimini

RIMINI. Era affetto da una grave patologia al pancreas il 48enne di origine campana, residente in una località in provincia di Rimini, trovato morto dieci giorni fa in piena notte nella zona dello stabilimento balneare 90 di Miramare di Rimini.

L’autopsia disposta dal pubblico ministero Luca Bertuzzi ha però accertato che l’uomo, prima di allontanarsi dal gruppo degli amici che poi hanno dato l’allarme, accusando il malore che poi risulterà fatale, aveva assunto della cocaina. Non è ancora chiaro, in attesa dell’esito degli accertamenti tossicologici per il quale ci vorrà ancora del tempo, se e quanto la sostanza stupefacente possa avere influito sul decesso. I carabinieri di Rimini dopo una prima ispezione cadaverica e una volta acquisite le prime testimonianze avevano ipotizzato che si trattasse di una morte per cause naturali, perché sul corpo non erano stati trovati segni di violenza.

Il fatto che però il 48enne in passato avesse avuto problemi di tossicodipendenza ha spinto gli investigatori ad effettuare ulteriori accertamenti e allargare il campo delle ipotesi.

I racconti delle ultime persone ad aver visto in vita l’uomo sono adesso di nuovo al vaglio dei carabinieri: la procura è infatti intenzionata a individuare il fornitore dell’ultima dose di cocaina e a perseguirlo per spaccio, sebbene - in considerazione delle condizioni di salute dell’uomo - si valuterà anche l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.

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