Rimini, tentata rapina a quattro ragazzini. Presa baby-gang: il “capo” ha 14 anni

Rimini

RIMINI. Il presunto capo della baby-gang è un milanese di appena quattordici anni, ma su di lui, a dispetto della tenera età, già pendeva un ordine di cattura per spaccio. Il ragazzino è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Novafeltria e i dai colleghi di Villa Verucchio nell’ambito di un’indagine lampo sull’aggressione subita sabato sera, all’uscita da una pizzeria, di quattro quindicenni della zona. Il giovanissimo “turista” lombardo sarebbe stato alla testa di un quartetto di ragazzi che hanno accerchiato, minacciato, strattonato, preso a a sassate e tentato di rapinare i coetanei degli zainetti. Una volta sfuggiti all’aggressione gli adolescenti impauriti hanno raccontato tutto ai genitori. Una volta informati i carabinieri ci hanno messo poco a identificare (a partire dal profilo Instagram dell’unico residente in zona) i sospetti e denunciarli con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso (sono difesi dagli avvocati Stefania Grestini, massimo Diana e Viviana Rucci).

Della baby-gang, secondo gli investigatori, fanno parte anche un diciannovenne maghrebino che abita a Villa Verucchio e altri due quindicenni, residenti in Lombardia. Altre due ragazze, una italiana e una romena entrambe minorenni, con le quali si accompagnavano, sono risultate estranee ai fatti. Hanno raccontato di essere in vacanza a Rimini, ma non hanno indicato dove avevano trovato ospitalità. Di certo sabato sera erano in Valmarecchia e lì sono stati rintracciati anche il giorno successivo. Appena fuori dal locale pubblico la baby-gang ha aggredito i ragazzini che, per non rispondere alle provocazione, si sono allontanati in fretta verso il parcheggio. Gli aggressori hanno iniziato a tirare dei sassi per intimorirli. Un paio sono stati colpiti e atterrati a calci. «Dateci zaini e cellulari», l'ordine del “biondino”, considerato il “capo”.

L’appello del capitano

Il comandante della Compagnia Carabinieri di Novafeltria, capitano Silvia Guerrini prende spunto dall’episodio per «chiedere, nuovamente, alla popolazione della Valmarecchia di chiamarci subito e di non attendere ore per farlo, perché il tempo gioca un fattore fondamentale, lo dico anche se siamo riusciti ad individuare, in meno di ventiquattro ore, tutti i presunti aggressori. Siamo lieti che la brutta esperienza dei minori aggrediti sia finita senza più gravi conseguenze, mi sento di ringraziare i ragazzi e i loro genitori per la lucidità dimostrata e la collaborazione prestata». L’ufficiale conclude sottolineando che i carabinieri della compagnia di Novafeltria, con l’aiuto dei rinforzi estivi, «continueranno a vegliare sul relax dei cittadini del territorio in questo caldo mese di vacanze».

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