Evasione sull'asse con San Marino, la Finanza di Rimini sequestra appartamento a Riccione e conti per 870mila euro

Riccione

RIMINI. Nell'ambito della lotta al sommerso d’azienda, al contrasto all’evasione fiscale e all’illecito trasferimento di capitali all’estero la Guardia di Finanza ha da poco dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Rimini, fondato sugli esiti degli accertamenti di polizia economico-finanziaria operati di iniziativa, sottoponendo a vincolo giudiziario ai fini della confisca un immobile di pregio a Riccione e conti correnti bancari per un valore complessivo di circa 870.000 euro.
Il sequestro patrimoniale scaturisce dalle emergenze di uno degli oltre 160 interventi di polizia economico–finanziaria messi a segno negli ultimi due anni dalle Fiamme Gialle nei confronti di soggetti interessati a vario titolo da significativi flussi finanziari tra Italia e San Marino. In particolare l’attenzione degli investigatori si è concentrata nei confronti di un residente nel comune di Rimini titolare di consistenti rapporti di conto corrente presso istituti bancari sammarinesi, che dopo i mirati approfondimenti eseguiti dai finanzieri è risultato in concreto svolgere l’attività di commercio al dettaglio, anche on line, di orologi di pregio ("Rolex") e gioielli di ingente valore, senza documentare, registrare e dichiarare come previsto dalla legge i corrispettivi percepiti, sia ai fini del pagamento dell’Iva che delle imposte sui redditi. L’attività svolta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Rimini, sotto il costante coordinamento del Comando Provinciale, in questo caso si è articolata in una capillare investigazione tesa alla individuazione e ricostruzione dell’ingente volume d’affari messo in piedi - nel giro di soli tre anni - dall’occulto commerciante di orologi e preziosi. Sono stati effettuati minuziosi accertamenti bancari, che, integrati dalle risposte fornite a mirati questionari inviati ai numerosi e spesso facoltosi clienti del soggetto, hanno permesso di attribuire all’operatore economico incassi dalle vendite per 3.200.000 euro, con un’IVA dovuta all’erario di oltre 600.000 euro e un’Irap per 123.000 euro, oltre ad accertare la disponibilità di 73.000 euro di interessi attivi maturati sui depositi bancari sammarinesi; il tutto occultato e mai dichiarato al fisco italiano. I finanzieri constatato il superamento delle soglie di punibilità in sede penale, oltre alla denuncia del soggetto per omessa presentazione delle dichiarazioni d’imposta, richiedevano alla Procura della Repubblica di Rimini l’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto dell’evasione accertata. Il sostituto procuratore Luigi Sgambati, preso atto delle conclusioni dei finanzieri, nonché sulla base degli elementi contenuti nei conseguenti avvisi di accertamento nel frattempo emessi dall’Agenzia delle Entrate di Rimini, ha formulato specifica proposta di sequestro al gip per un importo pari alle imposte complessivamente evase dal soggetto. Il provvedimento emesso, è stato eseguito nei giorni scorsi dai militari delle Fiamme Gialle con l’individuazione e l’apposizione del vincolo giudiziario ad un appartamento di proprietà dell’indagato oltre ad alcuni saldi di conti correnti allo stesso riconducibili. Il patrimonio così sequestrato potrà consentire allo Stato, in caso di confisca, il ristoro del mancato introito delle ingenti somme illecitamente sottratte alla tassazione.

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