Spiaggia di Fiorenzuola di Focara riaperta, ma le “ferite” restano

Rimini

GABICCE. Il paradiso sotto il San Bartolo è tornato disponibile, ma non tutte le ferite sono sparite. Da poco più di una settimana la spiaggetta sotto Fiorenzuola di Focara è di nuovo accessibile attraverso il sentiero che dal centro abitato scende fino al mare. Un percorso chiuso lo scorso inverno, dopo una serie di smottamenti causati dal maltempo, in un terreno indebolito dal mega incendio della scorsa estate. La spiaggetta è tornata ad essere frequentata da turisti, visitatori del territorio e dai tanti romagnoli che amano quel tratto costiero sotto il San Bartolo.

L’Ente Parco

I lavori non sono finiti: «Andremo avanti con gli interventi su Strada della Marina di Fiorenzuola di Focara per migliorare la regimazione delle acque meteoriche – dice il presidente del San Bartolo Davide Manenti –. Possiamo contare sull’operato del nuovo cantoniere del Parco, che pulisce anche le griglie e le cunette stradali».

Negli ultimi mesi sono stati utilizzati 60mila euro in emergenza per i disgaggi di colate di fango e massi più pericolosi, il ripristino della strada sollevata, oltre all’intervento nell’ultima parte del percorso di regimazione delle acque piovane che provengono dalle insenature delle falesia. Ma ci sono punti vicini alla spiaggia dove pareti e canaloni hanno bisogno di un intervento strutturale. Lungo i tornanti vi sono diversi punti rimasti senza guardrail in legno andati bruciati nell’incendio: al loro posto sono state posizionate solo due corde per indicare il pericolo. In altri tratti le pareti della falesia, sono in attesa di un intervento anti dissesto. E sull’arenile ci sono ancora grossi tronchi e legni portati dal mare, che i mezzi dell’azienda di igiene pubblica non riescono a portare via, viste le condizioni della strada.

Che sporco

Nonostante i tanti mesi di chiusura, l’amministrazione pesarese non si è certa dannata l’anima per pulire una spiaggia che potrebbe essere la cartolina del turismo locale.

Al di là dei grandi tronchi (che hanno comunque una loro peculiarità), Fino a qualche giorno fa vi erano alghe sparse lungo tutta la battigia, plastica varia, mozziconi, legni e legnetti su tutta la spiaggia. Insomma quanto di più lontano ci possa essere da un paradiso marino. Senza trascurare il fatto che il fango, caduto nel corso dei mesi su ampi tratti della spiaggia, non è stato minimamente rimosso. Non è un caso infatti che, tramite Facebook, un gruppo di volontari organizzi per sabato prossimo (4 agosto dalla mattina) una giornata per la pulizia della spiaggia: ce n’è veramente bisogno.

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