Al Bano e Romina, tutto pronto per il concerto bis a Rimini

Rimini

RIMINI. Sembrava un’idea lanciata sul momento, con scarse probabilità di successo. Oppure possibile chissà quando. Invece Al Bano e Romina potrebbero salire sul palco (per davvero) prima di Ferragosto. Questa volta il “Beat Village” non c’entra nulla, sulla bontà dell’operazione garantisce il Comune.

“E io non canto”

I fatti sono noti a tutti. Il “Beat Village” ha organizzato un ambizioso calendario di eventi musicali alla Darsena di San Giuliano, ma non è andata benissimo, dato che sono stati più i forfait degli artisti che si sono esibiti. Fino alla “bomba” di giovedì sera, lo “sciopero” di Al Bano e Romina e le accuse agli organizzatori: «Siamo stati truffati». Evento che ha fatto dire all’organizzatore, Willer Dolorati: «Finisce qua la stagione del Beat Village. Si chiude». Saltano quindi tutti i concerti in programma, da Loredana Bertè a Patty Pravo. Dolorati ha assicurato che i biglietti già venduti saranno rimborsati.

Concerto di riparazione

E si arriva a ieri. Già giovedì sera Al Bano e Romina avevano dato piena disponibilità a organizzare un altro concerto. Ma nessuno si immaginava fosse possibile fare così in fretta. Invece i due artisti hanno messo sul tavolo due o tre possibili date: dall’8 al 10 agosto. Comunque prima di Ferragosto.

Ieri è stato quindi il giorno dell’organizzazione, affidata dal Comune al dirigente Giampiero Piscaglia. Non è il momento dei particolari, ma il copione di massima verte su alcuni pilastri base. Nell’ordine: Palazzo Garampi si ritaglia il ruolo di “garante” dell’operazione, mentre l’evento sarà organizzato da privati di provata esperienza. Nel frattempo si cerca un luogo capace di ospitare almeno 5mila persone. In piazzale Fellini il palco c’è già, ma non si trascurano altre location, come ad esempio il parco lato Ponte di Tiberio. Al Bano dovrà comunque abbassare il cachet (da 95mila euro) in una logica di “regalo” nei confronti di chi ha fatto tanta strada per vederlo insieme a Romina. L’idea infatti è quella di prevedere l’ingresso a pagamento (per coprire almeno le spese), lasciando però la possibilità di utilizzare i biglietti acquistati per giovedì sera. Chi vorrà farseli rimborsare, libero di farlo.

“Chiediamo i danni”

Quando i concerti del “Beat Village” hanno cominciato a saltare come birilli, il Comune ha inviato una lettera per chiedere garanzie sulla effettiva tenuta degli eventi previsti alla Darsena di San Giuliano. Premiata Forneria Marconi ed Earth Wind & Fire sono effettivamente saliti sul palco, ma quando giovedì sera Al Bano e Romina hanno fatto scoppiare il bubbone, non c’è stato più nulla da fare: addio patrocinio e contestuale avvio del percorso legale che possa portare a una richiesta danni d’immagine. Giovedì sera al Grand Hotel, nel “bulirone” del momento, l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad aveva annunciato i prossimi passi. «A seguito di formale comunicazione, inviata dal Comune il 16 luglio – recita una nota di Palazzo Garampi – in cui venivano richiesti agli organizzatori ufficiali chiarimenti circa defezioni artistiche al programma della manifestazione “Beat Village”, in assenza o scarsità delle quali si sarebbe provveduto all’avvio della procedura di revoca del patrocinio non oneroso».

Come è andata, è ben noto a tutti. «Dopo avere assunto in seguito altre informazioni e notizie circa l’aggiungersi di nuovi forfait a causa di “gravi inadempienze contrattuali” lamentate dai manager degli artisti, il Comune si vede costretto a revocare il patrocinio concesso all’iniziativa “Beat Village”».

Ma non finisce qua. Il forfait di Al Bano e Romina, con centinaia di fan delusi e danneggiati, ha proiettato su Rimini una luce sinistra. Infatti. «Palazzo Garampi – conclude la nota – si riserva di procedere nelle sedi opportune nei confronti degli organizzatori del “Beat Village” per il danno d’immagine procurato alla città di Rimini».

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