Al Bano e Romina, niente concerto: «Truffati, mai successo in 53 anni»

Rimini

RIMINI. Hanno provato fino all’ultimo a salire su quel palco, Al Bano e Romina. Ore e ore di “trattative” per trovare una soluzione economica e tecnica, ma alla fine il concerto è saltato. «Avremmo cantato ugualmente per i nostri fan giunti da tutta Italia – spiega subito il cantante di Cellino San Marco, ieri sera al Grand Hotel – ma quando al danno si aggiunge la beffa, mi devo difendere, è una trappola che non voglio accettare».

Oggi niente sposi

Allora. Ormai è abbastanza chiaro a tutti, il Beat Village sta vivendo un’estate drammatica. L’arena allestita alla Darsena registra un forfait dietro l’altro, da Ranieri ad Arbore, da Capossela a Grillo. E ieri Al Bano e Romina. Decisione presa nelle ultime ore del pomeriggio, quando gli ammiratori cominciavano a raggiungere San Giuliano, sperando magari in un annuncio a sorpresa, proprio ieri, anniversario di un matrimonio celebrato nel 1970 in Puglia. Sarebbero rimasti delusi, comunque. Al Bano e Romina ci scherzano su in una pausa della conferenza stampa, lui finge anche di non capire quando gli si chiede se avesse in mente un annuncio. «Ah, l’anniversario del matrimonio – spiega – ma se è per questo c’è anche l’anniversario del divorzio». Peccato.

I segnali arrivati

«Qualche segnale me l’avevano dato – aggiunge Al Bano –: Ranieri, Grillo, Capossela, Arbore, Vecchioni deve essere ancora pagato, ma non credevo tanto, lì non quadra nulla. Ho le spese dei musicisti, l’impianto, gli aerei e si stava aggiungendo la beffa di questo signore (Willer Dolorati, ndr), sparito. Mi spiace per i fan, ma ci sono ragioni che non permettono di esibirmi. Peccato, sarebbe stato bello stare assieme. Questa gente si mette a fare mestieri che non sa fare, i miei colleghi più intelligenti di me hanno cancellato e basta, io sono venuto fin qua sperando di aggiustare, ma questo non ha pagato neppure chi ha montato il palco. In 53 anni di carriera è la prima volta che mi succede».

Ed ecco Romina

Romina Power arriva dopo, quando ormai Al Bano ha aperto lo spartito. L’ex marito le dà la mano: «Piacere». E sorride. «Siamo stati truffati – sintetizza lei – è la prima volta che ci capita una cosa del genere, sarà anche l’ultima. Peccato, ci sono persone giunte da tutta Italia, dall’Europa, eravamo carichi, la gente aspettava questo concerto da mesi e ci capita questo proprio a Rimini, dove ho girato il mio primo film nel 1964, avevo tredici anni».

Anche Al Bano a questo punto apre il libro dei ricordi. «Era il 1966 e per un mese di fila ho cantato alla Locanda del lupo, prendevo 10mila lire a sera, per fortuna scoppiò Nel Sole e mi diedero il permesso di cantare in altri posti, per la prima volta vidi 200mila lire tutte insieme, le misi sul letto in albergo e mi ci tuffai dentro». «Come Paperone» ride Romina Power.

Lo show riparatore

Saltato il concerto, ci sono “cocci” da mettere a posto. L’assessore Jamil Sadegholvaad spiega che di fronte a così gravi inadempienze, il Comune toglierà il patrocinio al Beat Village e «verificheremo tutti i passi legali perché Rimini ha subito un danno d’immagine, certi soggetti non meritano una seconda chance». Un’altra possibilità la meritano, però, i fan e Rimini. L’assessore Sadegholvaad e il dirigente alla cultura Giampiero Piscaglia propongono subito ad Al Bano e Romina un concerto di riparazione. Quando? Al Bano oggi parte per la Russia, ma ci sta. «Ci metteremo d’accordo con il sindaco Gnassi, vediamo cosa si può organizzare, troviamo una nuova data, una organizzazione seria, un concerto in una piazza di Rimini, la nostra disponibilità c’è, il concerto era sold out, non vogliamo finisca così con Rimini».

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