L'associazione Papa Giovanni XXIII si racconta in un film

Archivio

RIMINI. Il 23 agosto sarà il giorno del primo ciak di "Solo cose belle", titolo scelto in onore di don Benzi che diceva: "Le cose belle prima si fanno e poi si pensano" per il film prodotto dalla Comunità Papa Giovanni XXIII insieme a Coffee time film e Sunset Produzioni, una cooperativa di Forlì con il supporto di altri donatori grandi e piccoli, tra cui la Cooperativa sociale La fraternità. Il progetto è nato, "perchè volevamo festeggiare i 50 anni dell'associazione e diffondere il nostro messaggio in un modo che non avevamo mai provato prima - dice la responsabile della comunicazione Francesca Ciarallo - e abbiamo ricevuto anche il contributo della Film Commission Emilia-Romagna". Per cinque settimane di riprese previste, la storia, una commedia, è semplice e diretta: Benedetta, una ragazza di 16 anni, entra in contatto con la realtà di una casa famiglia dell'entroterra riminese composta da un papà, una mamma, un migrante appena sbarcato, una ex prostituta, un carcerato, due ragazzi con gravi disabilità, un bimbo in affido e un figlio naturale. "Il punto è raccontare la diversità - prosegue Francesca - un po' come nello spirito classico della Papa Giovanni: accogliere tutti indistintamente, strambi e meno strambi, perché in fondo siamo tutti diversi". Andrea Valagussa, conosciuto per serie tv italiane del calibro di "Don Matteo", "Un passo dal cielo" e "La strada di casa", ha accettato di scrivere la sceneggiatura di "Solo cose belle", a proposito del quale Francesca commenta: "È stato molto bello perchè è venuto a Rimini e ha visitato le strutture, voleva vedere coi suoi occhi la realtà della casa famiglia e gli è piaciuto davvero il progetto". film sarà girato per lo più in loco, cioè nelle zone tra Cattolica, Rimini e San Giovanni in Marignano, per la regia di Kristian Gianfreda (Coffee time film) e gli attori coinvolti provengono da differenti esperienze: professionisti del teatro, l'esordiente Ida Maria Recati nei panni della protagonista, Giorgio Borghetti, volto noto della fiction "Cento Vetrine", ma " praticamente tutti hanno accettato di lavorare al minimo sindacale", ha precisato Francesca. Inoltre, è interessante il modo in cui parteciperanno in prima persona anche i frequentanti delle comunita': "Alcuni interpreteranno se stessi, ad esempio le persone disabili, e rispetteremo le competenze di ognuno. Se non servono abilità particolari, ci si potrà comunque rendere utili anche solo come aiutanti. Sono tutti molto contenti, non vedono l'ora di iniziare". La prima della pellicola completa è prevista per il prossimo 7 dicembre, quando al Palacongressi di Rimini ci sarà la festa finale dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, ma non finisce qui: "Ora siamo concentrati sull'organizzare le riprese, ma abbiamo già pensato a una distribuzione in futuro, magari tra le realtà di associazionismo, in fondo la Papa Giovanni ha una presenza capillare e questo dovrebbe aiutare: speriamo che il messaggio sia condiviso il più possibile", conclude Francesca. Chi e' interessato a fare la comparsa puo' scrivere alla mail: teatro@apg23.org.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui