Droga a minorenni sul lungomare, stroncato spaccio di “canne” low cost

Rimini

RIMINI. Pochi spicci per una “canna”, una cifra abbordabile anche dai ragazzini che il fine settimana riempiono i locali sulla spiaggia e sul lungomare di Rimini. E proprio lì, a pochi passi dall’ingresso di uno di questi locali, che i poliziotti hanno verificato e subito stroncato un vasto giro di spaccio di marijuana a minorenni, messo in piedi da quattro stranieri, due richiedenti asilo del Gambia e due clandestini nigeriani, arrestati domenica notte con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Un servizio mirato quello della polizia, proprio per prevenire lo smercio di droga ai più piccoli, allettati dai prezzi bassi e dalla facilità del reperimento, proprio lì a due passi dal locale dove si ritrovano ogni fine settimana. I quattro stranieri erano organizzati in una “batteria” in cui ognuno aveva il suo ruolo: il palo (23enne del Gambia), che in piedi sul marciapiede controllava l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, i due (nigeriani di 22 e 26 anni) seduti sul muretto accanto all’accesso del bagno 4 che avevano il compito di consegnare lo stupefacente e riscuotere il denaro, e il quarto (un 22enne gambiano) in sella alla bici che fungeva da corriere.

I poliziotti appostati nei pressi, che per alcune ore hanno avuto modo di constatare come funzionasse l’attività di spaccio, hanno chiaramente individuato la tecnica usata: il 23enne richiedente asilo si avvicinava ai ragazzi che passavano, o attirava la loro attenzione con un fischio, proponendo la marijuana e indirizzando gli acquirenti agli altri due sul muretto che poi si spostavano in un luogo più appartato e buio in spiaggia per consegnare lo stupefacente.

Verso l’una e trenta gli agenti di polizia hanno deciso di intervenire, subito dopo una consegna a un ragazzo appena maggiorenne: i quattro stranieri sono stati perquisiti e trovati in possesso di svariate dosi di marijuana all’interno di involucri di cellophane ben nascosti negli abiti e nelle parti intime, oltre che di contanti provento dello spaccio e per questo sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, condotti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima che si è svolto ieri mattina: arresto convalidato, concessione del rito abbreviato (che si svolgerà il 6 agosto) e divieto di dimora per i 4 che, di fatto, tornano liberi. Da accertamenti gli stranieri sono risultati senza alcuna occupazione stabile o fonte di reddito certificata e, per due di loro, senza alcuna disponibilità di idonea sistemazione abitativa (gli altri due presenti in due diverse associazioni di Rimini e Novafeltria).

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