La Color run si tinge di polemiche. I commercianti: «Merce da buttare»

Riccione

RICCIONE. La Color run dipinge a festa Riccione ma tinge anche negozi e abitazioni. Così il passaggio della fun race organizzata da Rcs Sport, evento che da alcuni anni fa tappa nelle più importanti località italiane, e che sabato ha allineato ai “nastri di partenza” oltre 4mila persone, scatena le polemiche.

Sabato scorso la manifestazione, contrassegnata dal lancio di polveri colorate, ha toccato le principali vie di Riccione incassando il plauso di molti cittadini. Ma il passaggio in viale Dante ha scatenato le ire di alcuni commercianti.

La titolare di Atelier Vivarelli, negozio di borse e accessori in pelle fatti a mano, sul gruppo Facebook Come vorremmo la nostra Riccione attacca: «Ho un'attività nei pressi del ponte di viale Dante. La polvere colorata che è stata spruzzata ha ricoperto tutte le cose esposte esternamente, ma pure i clienti dei bar all'ora dell'aperitivo e le auto parcheggiate. All'interno del mio negozio, distante una ventina di metri, tutto era velato da una patina verde, non solo i vestiti pure la mia pelle».

Forti lamentele anche da Rio FashionLab, negozio di viale Dante specializzato in borse: «Va bene la Color Run ma non in questa strada. Quasi tutta la merce presente nel mio negozio è danneggiata irrimediabilmente. Qui non si tratta di non sapersi divertire. Materiale, ore di lavoro per la produzione, ore di lavoro per pulire: tutto sprecato. Non si tratta di una spazzata, ma di centimetri di polvere verde su tutta la merce, in parte pulibili, la maggior parte no. Sabato ho fatto le 3 per pulire, ieri alle 7 ero di nuovo all'opera, e non avevo ancora finito».

Un'altra commerciante aggiunge: «Secondo voi con i vestiti, i costumi, gli asciugamani che cosa biosgna fare? Metterli nella lavatrice con il cartellino attaccato?».

La protesta si estende anche ai residenti. «Abito a 300 metri dal ponte Dante, al secondo piano. Ieri ho dovuto ripulire completamente la casa. Polvere verde ovunque: mobili, terrazzo, pavimenti vetri, biancheria stesa. Tutto sporco di verde».

Anche l'ex sindaco Daniele Imola ci mette il carico: «Nella scelta delle manifestazioni bisogna privilegiare quelle che hanno minore impatto sulla vivibilità della città. Non tutto quello che succede a New York è sempre positivo o adatto a Riccione». Poi la stilettata alla giunta: «Tra Color run e Triathlon abbiamo proprio fatto il pieno di manifestazioni scartate da altri. Complimenti assessore».

Sul sito gli organizzatori della Color run spiegano: «I nostri colori in polvere sono al 100% naturali, realizzati con farina di mais e coloranti naturali, addirittura commestibili se volete». Ma precisano: «Dopo l’evento i colori andranno già quasi tutti via. Consigliamo di non utilizzare mai vestiti che corrano il rischio di rovinarsi se rimanessero colorati».

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