L’evasione per amore gli costa il braccialetto elettronico

Rimini

BELLARIA IGEA MARINA. Chissà chi ha raccontato ad Antonio Pariso, che quando si è confinati agli arresti domiciliari, i carabinieri si comportano come i funzionari dell’Inps delegati alle visite fiscali: non suonano mai alla tua porta due volte in un giorno per controllare se stai rispettando l’obbligo di restare tra le quattro mura domestiche.

Fatto sta che mercoledì scorso il napoletano, classe ’60, dopo aver aperto la porta ai militari della stazione di Bellaria Igea Marina, ha deciso di regalarsi un po’ di “meritato” relax andando a trovare la fidanzata. Così è salito su un taxi e l’ha raggiunta a Cesenatico.

Era pomeriggio tardi quando ha poi ritrovato la via di casa. Messo piede nel suo cortile, “stranamente” i carabinieri hanno suonato, come il postino, la seconda volta. Pariso non ha battuto ciglio: non sto facendo niente di male, sono sempre in casa mia ha scandito con sicurezza verso i militari. Che però lo hanno invitato a salire sulla gazzella e seguirli in caserma dove lo hanno arrestato per evasione.

Le prove della fuga

Nel tempo in cui era andato a farsi coccolare, infatti, i militari guidati dal luogotenente Antonio Amato, hanno raccolto le prove della sua fuga amorosa: i fotogrammi di diverse telecamere disseminate lungo il tragitto che l’ha portato al taxi, nonchè il riconoscimento certo, fatto dall’autista di piazza che lo ha portato in giro per la Romagna. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato. Il giudice lo ha lasciato ai domiciliari, dove adesso però sarà controllato 24 ore su 24 dal braccialetto elettronico.

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