Scure sui vitalizi, ecco i tagli ai riminesi Foschi: «Ora via tutte le pensioni d’oro»

Rimini

RIMINI. Tagli fino al 55 per cento e decurtazioni che potrebbero arrivare anche a oltre 5mila euro mensili in meno. Il ricalcolo dei vitalizi passato ieri a Montecitorio colpirebbe, a partire dal prossimo anno, anche gli ex parlamentari riminesi: i documenti che sono arrivati sul tavolo del presidente della Camera Roberto Fico, infatti, vedono un elenco provvisorio di oltre 1200 ex senatori ed ex deputati, tra i quali non mancano diversi politici che sono stati eletti negli anni passati proprio nel Riminese.

I tagli più pesanti

Il più penalizzato da questa rivoluzione annunciata dal nuovo governo potrebbe essere Nicola Maria Sanese: l’ex deputato di lungo corso della Democrazia cristiana, entrato in Aula nel lontano 1976 e rimastovi fino al 1994, dovrebbe infatti passare dai 9.387,91 euro lordi mensili a 4.239,80 sempre lordi, con una riduzione quindi di 5.148,11 euro pari al 54,84 per cento. Alle sue spalle, tra i più penalizzati tra i riminesi, sempre stando al ricalcolo fatto a Roma, vede Ennio Grassi: l’ex deputato con tre legislature con il Pci-Pds alle spalle dal 1990 dovrebbe andare dai 6.590,19 lordi a 2.907,11 lordi; in pratica si arriverebbe a un pesante taglio di 3.683,08 euro che si tradurrebbe nel più penalizzante in termini percentuali, con 55,89 che come Sanese significherebbe oltre la metà dell’attuale vitalizio lordo tolto.

Da Gambini a Filippini

I nomi dei riminesi non sono finiti, tra i presenti in questo elenco passato al setaccio per il ricalcolo dei vitalizi c’è anche Sergio Gambini: per l’ex senatore dal 1996 al 2006 a Roma nelle file dei Ds le cifre sono inferiori ma anche per lui “l’ammanco”, stando sempre ai calcoli trapelati da Roma, dovrebbe fare scendere il vitalizio mensile da 4.725 euro lordi a 2.880,81 sempre lordi, con una riduzione quindi non certo indifferente del 39,03 per cento pari a 1.844,23 euro. E ancora: Giovanna Filippini, l’ex deputata del Pci dal 1983 al 1990, che in questa tagliola dovrebbe andare da 3.978,98 lordi al mese a 2.264,42 sempre lordi e mensili, che si tradurrebbe in una diminuzione del 43,09 per cento pari a 1.714,56 euro.

Foschi e la battaglia

Non compaiono in questo elenco provvisorio, ma non per questo significa che saranno esenti ai tagli, altri politici di lungo corso come l’ex senatore Filippo Berselli, entrato in Parlamento nel lontano 1983 nelle file del Msi ci è rimasto fino alle elezioni del 2013. Non c’è neanche l’ex senatore Giampaolo Bettamio (Fi - Pdl), rimasto a Roma per quattro legislature. Assente anche l’ex senatore della Dc dal 1979 al 1994 Armando Foschi, che per anni ha portato avanti la battaglia sul taglio ai vitalizi. Lui resta in attesa di conoscere in che modo lo riguarderà questo ricalcolo. «Non so ancora quanto sarà la riduzione che mi spetta - spiega l’ex Dc che ha compiuto 90 anni -. Il mio auspicio adesso è che il governo vada avanti con questi tagli per le tantissime pensioni d’oro della pubblica amministrazione». In caso contrario, conclude Foschi, «si tratterebbe di un gesto simbolico e giusto ma che non inciderebbe tanto sui conti dello Stato».

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