Picchia la mamma per la droga, in galera ex promessa del calcio

Rimini

RIMINI. I carabinieri lo sono andati a prendere ieri mattina, poco prima delle 8. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal pubblico ministero Davide Ercolani, firmata dalla giudice Benedetta Vitolo, gli è stata recapitata nella comunità di Riolo Terme dove era ospite da alcuni giorni, dopo l’ennesimo ricovero nella psichiatria dell’Infermi.

Si chiude così, almeno temporaneamente, la vicenda che ha per protagonista un 23enne riminese, ex promessa del calcio romagnolo, da anni prigioniero della cocaina e del crack. Droga, che non avendo mezzi di sussistenza, per procurarsela non esita a minacciare e picchiare la madre cui ha già rotto una gamba e, lo scorso giugno, un braccio. Proprio quest’ultima aggressione ha costretto la donna a denunciare ai carabinieri il figlio per lesioni e maltrattamenti in famiglia.

La loro triste storia è diventata di dominio pubblico dopo il grido d’aiuto lanciato dal fratello, di alcuni anni più giovane, preoccupato dei rischi corsi tutti i giorni dalla madre. Lui, infatti, per motivi di lavoro vive lontano da Rimini, per cui la mamma si trova da sola a fronteggiare il fratello violento. Il timore che le crisi sempre più frequenti, possano costare molto care alla mamma, lo ha spinto a raccontare l’incubo in cui vivono da quando il fratello è caduto in una profonda crisi depressiva “superata” solo con “l’aiuto” del crack.

Con l’arresto, ora i famigliari che si sono affidati per affrontare questa vicenda all’avvocato Stefano Caroli, sperano di veder affidato il giovane non alle cure passeggere di un reparto psichiatrico, ma ad una struttura che lo aiuti a disintossicarsi una volta per tutte.

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