Telefona alla moglie: «Mi sento male». Trovato morto in fondo a un dirupo

Rimini

POGGIO TORRIANA. Un albergatore di 65 anni di origine svizzera, da molti anni residente a Bellaria Igea Marina, è stato trovato morto, dopo ore di ricerche notturne, in fondo a un dirupo in località Poggio Torriana. Sabato sera l’uomo era stato rintracciato al telefono dalla moglie preoccupata per la sua assenza e lui le aveva confidato di essere lontano da casa e di sentirsi poco bene. Sembrava strano e disorientato, così è scattato immediatamente l’allarme che ha coinvolto decine di persone in una corsa contro il tempo che però, purtroppo, si è rivelata vana.

I carabinieri di Novafeltria, dopo una prima perlustrazione nella zona, attorno alle 21.30 hanno attivato gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico per un supporto professionale nella ricerca del disperso.

Il contatto telefonico con la moglie risale a circa un’ora prima. Poi più niente, l’utente non è raggiungibile, c’è da seguire solo una labile indicazione riguardo la zona alla quale ha fatto cenno. I carabinieri in quegli stessi concitati minuti ritrovano l’automobile dell’uomo: è aperta, vicino alle due torri. Del conducente, nessuna traccia. Vengono così attivati i tecnici del Soccorso alpino e i vigili del Fuoco: i primi arrivano sul posto con tecnici di ricerca, tre sanitari e altre tre squadre, impiegando nelle ricerche una ventina di uomini.

Si comincia subito a perlustrare le zone più impervie, e nonostante il fitto buio, si setaccia il dirupo in corrispondenza della rocca, con calate su corda, e in parallelo si battono i principali sentieri.

A quel punto interviene anche la Protezione civile che, per fare luce, installa delle torri faro così da agevolare le operazioni, mentre le squadre del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco continuano instancabilmente le ricerche (i primi coordinati dalla loro stessa centrale operativa mobile). Soltanto all’alba, infine, quando finalmente l’elicottero dei vigili del fuoco ottiene il permesso di alzarsi i volo, arriva la svolta, sebbene senza il lieto fine che si era sperato. Sorvolando la zona, infatti, viene avvistato il corpo, senza vita dell’albergatore: si trova in un dirupo, a un centinaio di metri di dislivello, in corrispondenza rispetto alla torre su in alto. I primi soccorritori non possono fare altro che constatare il decesso dell’uomo e dare vita alle operazioni di recupero del cadavere. I carabinieri escludono l’intervento di terzi. Sulla vicenda sono in corso approfondimenti da parte dei carabinieri di Bellaria e Novafeltria. L’uomo non aveva mai dato segni di squilibrio nè risultava avere problemi economici.

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