Lavoratori degli appalti Marr: in ottanta incrociano le braccia

Rimini

RIMINI. Sciopero annunciato per 80 lavoratori. Cgil, Cisl e Uil lottano contro la politica di esternalizzazione e appalti messa in atto da Marr. Dopo l’ennesima sostituzione della ditta di somministrazione e l’aggravarsi delle condizioni lavorative dei dipendenti, la federazione sindacale ha indetto una giornata di sciopero per giovedì, chiamando i magazzinieri dello stabilimento Maar di Santarcangelo, in via Vecchia Emilia, ad astenersi dalle mansioni quotidiane per 24 ore di sciopero, a partire dalle 7 di mattina. «Lo stato di agitazione era previsto inizialmente per lunedì – spiega Monica Succi, sindacalista di Cisl – poi però abbiamo assecondato la richiesta dei dirigenti di Marr Romagna, che ci hanno domandato di posticiparlo a dopo mercoledì, vista la propensione dell’azienda trovare un accordo». Un accordo, che, però, deve essere conforme alle aspettative dei sindacati, che attendono un cambio nell’inquadramento contrattuale. «Ai lavoratori - dichiara la sindacalista Succi - deve essere applicato come minimo il contratto collettivo nazionale merci logistica, in sostituzione di quello attuale dei multiservizi, di gran lunga più svantaggioso per gli operai». Le condizioni dei dipendenti, infatti, hanno subito un tracollo dopo il subentro della cooperativa One Business di Mestre quale azienda appaltante. «Dopo 7 o 8 anni alle dipendenze di una società cooperativa riminese – spiega ancora Monica Succi – negli ultimi 4 mesi sono state cambiate 3 ditte appaltanti. L’8 marzo era stato siglato un patto con la One Business per l'inquadramento dei magazzinieri nel Ccnl merci logistica entro tre mesi». Alla scadenza stabilita, però, la cooperativa ha dichiarato di non voler dar seguito agli impegni assunti, presentando invece soluzione alternative, volte ad “aggiustare” le attuali condizioni contrattuali insieme ad alcuni “errori” nelle buste paga. Proposte che ai sindacati non sono piaciute. «Sono soluzioni del tutto insoddisfacenti – hanno tuonato all’unisono Cgil, Cisl e Uil – soprattutto oggi, che vengono richieste ai lavoratori flessibilità e disponibilità a lavoro notturno, festivo e straordinario, a fronte di inquadramenti contrattuali e retribuzioni del tutto inadeguati». Ferme sulla propria posizione, le associazioni sindacali non sono disposte a ritrattare. «A meno che entro giovedì non pervengano da Marr comunicazioni nel senso da noi atteso – asserisce con tono fermo Monica Succi – lo sciopero di giovedì è confermato».

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