«Adescata a 11 anni da un negoziante: mi ha fatto vedere un video porno»

Rimini

RIMINI. Mostrò alla bambina, entrata nel bazar per acquistare una collanina, un video pornografico e al momento di congedarla le baciò la mano come un corteggiatore d’altri tempi a dispetto della sua minore età: undici anni. «Mi mancherai tanto», le disse, turbandola al punto che lei corse in spiaggia e riferì tutto alla madre. L’uomo, un commerciante bengalese di 33 anni, è adesso alla sbarra con l’accusa di adescamento di minore (è difeso dall’avvocato Andrea Guidi).

La ragazzina, che nel frattempo è diventata un’adolescente (grazie anche ai tempi dell’inchiesta affidata per competenza agli investigatori della Dda di Bologna) ieri ha testimoniato in aula confermando le subdole condotte dello sconosciuto (lui si professa innocente). Adesso ha compiuto sedici anni, ma all’epoca dei fatti (un caldo pomeriggio di agosto del 2013) era ancora bambina: ha spiegato al giudice di non avere mai dimenticato l’imbarazzo e il fastidio provato all’interno del negozio gestito dal bengalese, anche se l’unica circostanza che pare avere rimosso, anche comprensibilmente, è proprio il volto dell’imputato: non è stata in grado di riconoscerlo tra le foto dell’album “segnaletico”.

Era in vacanza con i genitori, stessa spiaggia stesso mare da sempre, e le era sufficiente fare quattro passi per raggiungerli all’ombrellone dopo il gioco con le amiche. Nessuno avrebbe potuto immaginare un pericolo nel passare di fronte al negozio. Attratta dalle collanine colorate e forse incoraggiata dal titolare si era fermata sulla porta a dare un’occhiata. Lui, con modi melliflui, l’aveva sottoposta a una trafila di domande, solo in apparenza innocue. «Come ti chiami? Sei assieme a mamma e papà? Hai fratelli, sorelle?» fino ad arrivare al primo inappropriato ammiccamento: «Hai già un fidanzato?». A un certo punto, sempre stando al racconto della parte offesa, il negoziante bengalese aveva invitato la bambina a guardare con lui le immagini che scorrevano sul suo computer, dall’altra parte della cassa. Era un video a luci rosse, tratto da un sito pornografico: «Hai mai fatto queste cose? Hai mai baciato un uomo?», le aveva chiesto l’adulto. A quel punto la minore, spaventata, aveva cercato di avviarsi verso la strada, lasciandosi alle spalle quella brutta situazione. Lui però l’aveva trattenuta e le aveva baciato la mano: «Mi piaci, mi mancherai». La ragazzina era corsa a raccontare tutto alla madre e lei aveva fatto intervenire la polizia. Gli agenti avevano identificato l’uomo: nel suo computer ancora stavano scorrendo le immagini pornografiche. Nella prossima udienza, a fine mese, potrà raccontare la sua versione.

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