Blocca lo scippatore di un’anziana. «Mi ha ferito, ma ho agito d’istinto»

Rimini

RIMINI. Ha bloccato il rapinatore, permettendo così alla polizia di arrestarlo, nonostante il bandito l’abbia colpito con alcune “forbiciate” ad una coscia nel tentativo di guadagnare la fuga. È un fisioterapista riminese di 32 anni l’“eroe per caso” che intorno alle 12 di ieri, in via Fracassi, ha fermato un clandestino nordafricano che aveva appena rubato la borsa ad una anziana. La pensionata, classe 1930, era scesa un attimo dall'auto per buttare la spazzatura, lasciando la borsetta sul sedile con il finestrino aperto e non si era minimamente accorta di cosa le era successo. L’azione furtiva, messa a segno in pochi istanti, non è però passata inosservata al giovane fisioterapista che si è lanciato all'inseguimento dello straniero e dopo averlo steso a terra, l'ha trattenuto in attesa dell'arrivo della polizia. Il magrebino per potersi liberare ha preso delle forbicine per unghie e ha iniziato a colpire il giovane su una coscia, senza però riuscire a fuggire. È intervenuta una pattuglia delle Volanti che ha arrestato lo straniero per rapina aggravata. L'uomo è in carcere, è clandestino e con diversi precedenti per furto e droga.

Tutto in un minuto

«Vuole sapere la cosa più buffa? La signora si è accorta di quello che le era capitato solo quando le è stata restituita la borsa. Davanti a tutto quel trambusto, infatti, si era spaventata, era risalita in macchina e se ne stava andando via». Sorride il giovane fisioterapista che chiede di non essere citato con nome e cognome diventato “eroe” davvero per puro caso. «Stavo mangiando un panino in macchina vicino al parcheggio Flori, quando ho visto quell’uomo arrivare in bicicletta che ha iniziato a controllare cosa stesse facendo la signora attraverso la feritoia del cassonetto della raccolta differenziata. Un secondo ed ha infilato le mani nell’abitacolo dell’auto della vittima da dove è rispuntato stringendo qualcosa. A questo punto sono sceso, ho urlato alla signora se quella era la sua macchina e mentre lei non capiva il perchè della domanda, ho raggiunto il ladro e l’ho placcato». Una «azione istintiva, non ho pensato assolutamente alle possibili conseguenze» che potevano costargli caro. «Dal suo borsello l’uomo ha estratto un paio di forbicine. Tenerlo bloccato a pancia in giù ha fatto sì che i colpi sferrati alla gamba destra siano stati fortunatamente solo di striscio. Mi ha anche sputato addosso. Non sono stati per niente bei momenti». Per fortuna le ferite sono state poco più che graffi.

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