Giovane ucciso a colpi di pistola: in campo l’esercito col georadar

Rimini

RIMINI. A un’occhiata distratta lo strano oggetto in uso agli investigatori potrebbe essere scambiato per un singolare “tagliaerba”. In realtà i militari della Folgore dell’8/o reggimento Genio guastatori paracadutisti di Legnano ieri hanno utilizzato un “georadar” per eseguire nuovi rilievi tecnici nell’area dove è stato ucciso il senegalese Makha Niang, 26 anni (nella notte tra il 17 e il 18 aprile). Il giovane è stato raggiunto da due colpi di pistola che gli hanno trapassato il corpo. Le ogive, però, non sono mai state ritrovate. Il ritrovamento della parte anteriore dei proiettili, espulsa dal revolver, è considerato un tassello fondamentale dell’inchiesta ed è la ragione del coinvolgimento degli specialisti dell’esercito. Per concorso morale o materiale in omicidio sono indagati due albanesi Genard Dulaj, 27 anni, e Artmir Mehmetllanaj di 22 (difesi dagli avvocati Tiziana Casali e Massimo Melillo). Sul caso indagano polizia e carabinieri. Il genio guastatori paracadutisti “Folgore” opera nella bonifica del territorio da residuati bellici e altri ordigni esplosivi. La giornata di ricerche, però, non ha dato alcun esito.

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