Matrioska Lab Store l’artigianato si fonde con il cibo da strada

Rimini

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Torna Matrioska Lab Store in uno spazio a due passi dal centro e dal mare, eppure abbandonato da più di dieci anni: la palazzina ex Enel di via Destra del Porto, un’area di oltre 2000 metri quadrati che si affaccia sul porto canale, da una parte al centro di un grande progetto edilizio privato che dovrebbe trasformarla in una piazza residenziale, dall’altra ormai nota ai riminesi solo per le notizie di cronaca che la vedono rifugio di sbandati o nascondiglio di refurtiva criminale.

Dall’11 al 13 maggio a occuparla saranno quindi i “manu-fatturieri” di Matrioska Lab Store: ne sono stati scelti 72, eccellenze dell’artigianato creativo più tradizionale, ad esempio l’abbigliamento, i gioielli o l’arredamento, oppure capaci di creare in maniera non industriale prodotti come la cosmetica o i sistemi stereo. Alla 14ª edizione sono ormai più di 500 gli artigiani che sono stati protagonisti nel corso degli anni, creando così un polo di attrazione che porta a Rimini da tutta Italia i migliori creativi e migliaia di appassionati del design fatto a mano. Per la manifestazione un’attenzione particolare sarà dedicata al ristoro, l’offerta gastronomica dell’evento. In via Destra del Porto sono in arrivo una decina di food truck, «capaci di accontentare qualunque gusto dalla tradizione romagnola al sushi, passando per i dolci o i piatti vegani: una scelta che vuole anche incentivare tutti gli appassionati di design e artigianato a vivere Matrioska oltre il semplice tempo di visita agli stand degli espositori, approfittando della prima e forse unica occasione di riprendersi uno spazio nevralgico nel cuore della città come gli ex magazzini Enel», spiegano dall’amministrazione comunale. L’arrivo di Matrioska si va a inserire quindi nel progetto di riqualificazione di tutta l’area del porto canale che, spiegano dal Comune, «inizia con la nuova piazza sull’Acqua al Ponte di Tiberio, prosegue con la nuova passerella sospesa che costeggia le mura e arriva fino alla messa a nuovo delle banchine e dei moli su entrambi i lati del canale».

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