Lacrime e palloncini bianchi per l’ultimo saluto a “Teto”

Rimini

MONDAINO

Lacrime e palloncini bianchi per la perdita di “Teto”. Ieri pomeriggio, nella chiesa di Montecchio (in provincia di Pesaro), sono stati celebrati i funerali per dare l’ultimo saluto a Stefano Conti, scomparso a soli 20 anni nella notte tra sabato e domenica, a causa del terribile impatto nell’incidente stradale che gli ha strappato via la vita.

«Di fronte a tragedie inspiegabili come questa non esistono parole giuste, in grado di recare conforto o sollievo» racconta, sensibilmente commosso e con voce rotta dall’emozione, Matteo Gnaccolini, sindaco del Comune di Mondaino, al termine della funzione religiosa. «Possiamo solamente stringerci l’uno l’altro e condividere il nostro dolore».

Pur non avendo conosciuto personalmente il ragazzo, è grande la vicinanza dimostrata dal sindaco Gnaccolini alla famiglia e agli amici di Stefano, a cui rivolge l’invito a «stare uniti e aiutarsi, perché in questi momenti non si può e non si deve rimanere soli. Desidero far sentire la mia presenza – ribadisce il primo cittadino –. Tutto ciò che avviene nel mio Comune lo condivido, anche e soprattutto il dolore». Stefano, infatti, pur risiedendo a Montegridolfo, dallo scorso agosto era tesserato per la squadra di calcio del Mondaino, in cui giocava nel ruolo di secondo portiere.

Presenti alla celebrazione funebre tutti i ragazzi della squadra, che hanno deposto sulla bara del giovane compagno la maglia numero 12, quella indossata da Teto, imprimendogli con inchiostro indelebile tutte le loro firme. «Abbiamo deciso di non fare dichiarazioni durante la funzione» spiega Stefano Bertuccioli, vice allenatore del Mondaino. Che motiva la decisione: «In rispetto del dolore dei familiari e dei parenti più stretti. La prossima domenica, però, andremo in campo lasciando vuota quella che era la sua postazione, ma posizioneremo la maglia numero 12 in panchina, in sua memoria».

Inoltre, sottolinea il tecnico «disputeremo tutte le prossime partite, sino al termine del campionato, con la fascia nera al braccio, in segno di lutto».

erika nanni

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