È morto in Spagna l’uomo scomparso da Riccione

Rimini

RICCIONE. Purtroppo le ricerche si sono concluse nel peggiore dei modi: Giuseppe Perella, il 57 anni scomparso da oltre 2 mesi, è stato trovato cadavere in Spagna. L’uomo, residente a Gemmano, doveva arrivare a Riccione con il treno, dove ha un impiego stagionale, dopo aver trascorso le vacanze di Natale nel paese di origine, San Marco Evangelista in provincia di Caserta. Davanti alla stazione è rimasta parcheggiata la sua auto. La Guardia Civil mantiene uno stretto riserbo per poter svolgere le indagini e capire le cause della morte che, da quanto trapela dalla Spagna, è molto sospetta. Sarà eseguita l’autopsia che dovrà fare chiarezza su molti aspetti. Del caso, che ha tutti i connotati del giallo, si era occupata anche la redazione della trasmissione di Rai tre “Chi l’ha visto”.

Un appello era stato lanciato dai famigliari, uno anche per dare informazioni sui suoi bagagli che potrebbero rappresentare un indizio importante: un trolley nero e una borsa rossa. Non si è a conoscenza di come e quando Perella abbia raggiunto la penisola iberica, l’unico collegamento è un figlio di 26enne che, dopo aver lavorato per molto nel paese estero, si è stabilito a Palma di Majorca.

La mattina dell’8 gennaio Perella è stato accompagnato alla stazione dal cognato per fare rientro a casa a Gemmano. Aveva acquistato un biglietto per il treno Frecciargento delle 9.15 diretto a Foggia e lì doveva prendere l’Intercity delle 11.18 diretto a Riccione: l’arrivo era previsto per le 16.14. Intorno alle 17 ha chiamato la sorella per avvisarla che era arrivato a destinazione. Si trovava davvero a Riccione? Oppure era già diretto altrove? Di certo c’è che, da allora, nessuno ha più avuto sue notizie. Non si sa se abbia effettivamente preso il treno e neanche se sia sceso in una delle fermate intermedie. Il 9 gennaio non si è presentato a un incontro con i suoi datori di lavoro e non si è fatto vedere neanche con la figlia di 12 anni, alla quale doveva dare il regalo di Natale. Non ci sono tracce del suo rientro neanche nell’appartamento dove tutto era in ordine. Aveva con sé i documenti, la carta di credito e il telefono che però è sempre risultato spento. La datrice di lavoro al Camping Riccione dove l'uomo lavorava ha detto che: «L'ultima volta che l'ho sentito, mi ha detto di essere ancora a Caserta».

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