Porcellini sale in cattedra: diventerà professore universitario

CATTOLICA. Il professor Porcellini sale in cattedra all’Università di Modena, dove aprirà un centro di alta specializzazione dell’arto superiore. «Non sarò più primario al Cervesi, ma non lascio Cattolica. Resterò come consulente per due giorni a settimana». Da ormai 13 anni Giuseppe Porcellini è direttore dell’Unità operativa di Chirurgia della spalla e del gomito del Cervesi. Un reparto diventato nel corso degli anni un’eccellenza a livello mondiale, con il marchio ben impresso del “mago della spalla”.

L’università... in vista

Nella vita professionale di Porcellini ad inizio aprile ci sarà una svolta importante, che è lui stesso ad anticipare. «Ho vinto il concorso come professore associato all’Università di Modena: è sempre stato un mio sogno quello di insegnare.

Insieme al professor Catani e al dottor Tarallo cureremo un centro di alta specializzazione dell’arto superiore, spalla e gomito, nei locali universitari. A Cattolica abbiamo avviato un master universitario che è andato sempre molto bene, ma adesso c’è la possibilità di fare un salto di qualità nella formazione».

Porcellini non sarà più il primario dell’unità del Cervesi, ma ci tiene molto ad evidenziare che «non lascerò Cattolica, su questo voglio tranquillizzare tutti. Il lunedì e il martedì come consulente, e per le urgenze».

Che curriculum

Il dottor Porcellini, nella sua lunga carriera, si è preso cura di molti nomi noti, soprattutto dello sport. Tra questi, Valentino Rossi, che ha operato più volte e Andrea Dovizioso. È stato protagonista di vari interventi chirurgici live via satellite con importanti congressi di ortopedia e traumatologia in tutto il mondo. E tre anni fa ha sperimentato nel suo reparto i Google glass, un evento innovativo, unico nel suo genere in Italia. Porcellini ha svolto alcuni interventi indossando gli occhiali contenenti microtelecamere che hanno trasmesso immagini su i-pad dei medici che seguivano l’intervento da un’altra stanza a scopo formativo, osservando l’operazione con gli occhi del chirurgo che la stava eseguendo.

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