Vaccini, ora scattano i controlli: 4.500 studenti ancora non in regola
«Il nostro intento – spiega l’assessore ai servizi educativi, Mattia Morolli – è quello di muoverci nel rispetto delle leggi regionali e nazionali. La stragrande maggioranza delle famiglie ha dato risposta al dettato della nuova legge vaccinando (e infatti in poco più di sei mesi la soglia delle vaccinazioni in provincia di Rimini si è elevata di quasi 10 punti percentuali, superando il 93 per cento), o prenotando le visite, per i loro figli. L’intento non è certo quello di danneggiare nessuno, ma il nostro dovere è quello di applicare le leggi, anche nel rispetto di chi, la maggioranza, ha meritoriamente compiuto un percorso di messa in regola, indicato dalle leggi. Nei prossimi giorni, previa verifica, partiranno i contatti con le famiglie non in regola per verificare caso per caso e stabilire l’avvio o meno del processo sanzionatorio».
Al 31 dicembre erano circa 4.500 i bambini non perfettamente in regola con le vaccinazioni e i cui genitori avevano ricevuto dall’Ausl la convocazione per un appuntamento. Va da sé che nel frattempo c’è stato chi si è messo in regola.
Le nuove regole
Nessuno sarà lasciato fuori dalla scuola in Emilia Romagna perché non in regola con le vaccinazioni. «Tutti i minori fino a 16 anni che risultavano non in regola con il calendario vaccinale sono già in carico alle Ausl e hanno ricevuto la lettera con l’appuntamento fissato», ha spiegato la Regione alla fine della scorsa settimana.
La scadenza del 10 marzo riguarda solo coloro che a inizio anno scolastico avevano presentato un’autocertificazione. Soltanto questi genitori, quindi, dovranno esibire a scuola il certificato vaccinale o la lettera con l’appuntamento rilasciati dall’Ausl. In Emilia Romagna si tratta però di casi «molto limitati», grazie allo scambio di elenchi tra scuole e Ausl «che ha permesso alla stragrande maggioranza dei genitori di non consegnare alcun documento, o al massimo la lettera dell’appuntamento».