Svuota i conti dei cugini: arrestato imprenditore

Rimini

RIMINI. Peculato aggravato e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. E' l'accusa che ha portato all'arresto di un imprenditore riminese di 62 anni che faceva da amministratore di sostegno a suoi due lontani cugini, incapaci di provvedere a se stessi, per conto del tribunale di Rimini. Invece di fare i loro interessi, però, stando all'ipotesi dell'accusa, avrebbe sottratto loro gran parte dell'eredità che si era preso il compito di gestire al meglio. Nel tempo avrebbe prelevato dai conti dei parenti più di centomila euro. L'indagato, che si trova ai domiciliari, avrebbe anche trattenuto all'insaputa del giudice tutelare buoni postali per altri 15mila euro. Da tempo la sua nomina è stata revocata. I carabinieri che hanno indagato sulla vicenda su delega del pm Davide Ercolani, hanno anche sequestrato due immobili all'uomo.

 

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