Pubblicità contro i vaccini, Il sindaco firma l'esposto

Rimini

RIMINI. La campagna pubblicitaria contro i vaccini finisce in Procura. Il sindaco Andrea Gnassi ieri mattina ha firmato un esposto, nella speranza si possa configurare un reato.

«Ci pensino i giudici”

Allora. Il primo cittadino ha inviato alla Procura un esposto formale relativo alle recenti campagne di comunicazione sul territorio comunale e in particolare rispetto alla presenza di un camion vela che esponeva un messaggio riferito a presunte reazioni avverse determinate della somministrazione di vaccini. Il messaggio testualmente parlava di “4.766 segnalazioni di sospette reazioni avverse”, che secondo i promotori della campagna informativa sarebbero state procurate dai vaccini e concludeva con lo slogan “Vaccini: quando c’è rischio, deve esserci scelta”.

L’esposto da parte del sindaco - che in base alle disposizioni di legge riveste la funzione di autorità sanitaria per la comunità locale di riferimento - nasce dalla considerazione che la diffusione di tali messaggi possa contribuire a generare un clima di preoccupazione e di allarme nella popolazione in riferimento alle attività vaccinali che la legge rende obbligatorie per le famiglie dei bambini.

I precedenti

Nei giorni scorsi il camion vela era stato parcheggiato di fronte alla sede dell’Ausl (il “Colosseo”) dove i genitori accompagnano i figli per le vaccinazioni. Altri mezzi pubblicitari erano stati avvistati a Viserba, Santarcangelo, Savignano e Cervia.

Il Comune di Rimini ha subito stigmatizzato la campagna avviata in precedenza anche sui mezzi di Start Romagna. In quest’ultimo caso venne bloccato tutto, trattandosi di un servizio pubblico. «I camion vela – fece sapere Palazzo Garampi – non sono soggetti ad autorizzazione, del messaggio rispondono il committente e il proprietario del mezzo». Da qui il ricorso alla Procura.

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