Strade di ghiaccio, 50 all'ospedale

Rimini

RIMINI. Neve, strade ghiacciate, gente che cade e finisce al pronto soccorso, caos, viabilità complicata, mezzi pubblici in ritardo. E scuole chiuse anche oggi. È la sintesi di una “giornata bianca”, divertente solo per ragazzi che si sono dedicati alle classiche battaglie nei parchi, al mare o in centro. Come sempre in questi casi, non sono mancate le proteste: il sale poteva essere gettato prima, gli spalaneve stanno pulendo solo le strade del centro, l’autobus non passa mai. Resta il fatto che sistemare tutta la città nello stesso momento, è un’impresa impossibile. Il Piano neve prevede la pulizia prima delle grande arterie di scorrimento, per dedicarsi via via a quelle minori. Il Comune intanto avverte: non usare la propria auto in assenza di catene o gomme termiche.

Scuole chiuse

Dopo il blocco di martedì, oggi si replica: scuole chiuse a Rimini, Riccione, Coriano, Misano Adriatico, Cattolica e Valconca. Si va invece in classe a Bellaria.

Per quanto riguarda Rimini, la decisione è stata presa ieri mattina a Palazzo Garampi durante l’incontro dell’Unità d’intervento. Il bollettino della Protezione civile era piuttosto eloquente: temperature medie nelle zone pianeggianti fra 0 e meno 4 gradi centigradi, meno 4 e meno 12 in collina. Ovviamente: gelate diffuse, soprattutto dove persiste l’accumulo di neve.

“Arrivano i nostri”

Per fronteggiare l’emergenza nelle prime ore di ieri, sono scesi in campo i grandi mezzi spazzaneve che sono stati utilizzati prima sulla grande viabilità e poi in quella minore, dove è anche necessario intervenire su marciapiedi, aree di fermata, accessi ai servizi pubblici a partire dai luoghi di cura. In totale il Comune ha schierato 16 pattuglie di polizia municipale, mentre nel pomeriggio sono arrivati i volontari della Protezione civile e quelli dei gruppi Civivo. In particolari ieri pomeriggio Anthea ha potuto contare sull’aiuto di una squadra di ragazzi a Rimini grazie al progetto di accoglienza profughi.

Strade di sale

Oltre alla neve, in queste ore il nemico è il gelo. Sono così entrati in funzione gli otto mezzi spargisale, mentre sono circa 400 le tonnellate di sale in dotazione che continueranno a essere sparse sulle strade cittadine. Il Piano neve del Comune prevede l’impiego di 33 spargisale che ieri hanno iniziato a operare nella zone collinare a monte della Statale, per poi raggiungere anche le aree urbane.

Il Comune invita a usare prudenza e buonsenso: ovvero limitare il più possibile l’uso delle vetture, indossare calzature adeguate, non utilizzare la auto se non si hanno catene o gomme da neve.

Pericolo ghiaccio

Neve e ghiaccio si traducono anche in cadute e persone che finiscono al pronto soccorso: una cinquantina in tutta la provincia. In particolare a Santarcangelo e a Novafeltria, sono 25 le “vittime” del maltempo, soprattutto anziane. Un’altra ventina di “capitomboli” a Rimini, in particolare nelle frazioni periferiche. Un po’ meno a Riccione e Cattolica. Si tratta per lo più di fratture a femore, polso e braccia.

Cattolica e Valconca

Tra Cattolica e la Valconca i disagi principali si sono registrati nei collegamenti tra le zone collinari e la costa, dove ieri si procedeva in auto con un ritmo lento, vista la presenza di ghiaccio sulle strade, ma anche sul versante che collega San Giovanni alle Marche attraverso Tavullia. A Morciano, attivi tre spazzaneve e un bobcat per il centro storico, mentre il mezzo spargisale sin dall’alba di ieri ha iniziato a operare nelle arterie provinciali per poi passare alle strade con dislivelli. A pulire i marciapiedi ci hanno pensato i volontari degli Scout.

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