Mercato coperto: secondo piano dedicato a cucina e ristorazione

Rimini

RIMINI. Per ora è solo una ipotesi progettuale, in ogni caso in Comune è giunta la proposta di riqualificazione del mercato coperto: si tratta di buttare giù il vecchio e costruirne uno nuovo. Capofila di tutto è il gruppo Conad e se il progetto andrà avanti avrà il compito di coinvolgere e persuadere tutti gli altri operatori.

Il nuovo corso è stato confermato giovedì sera in consiglio comunale. Rispondendo a un’interrogazione del consigliere Carlo Rufo Spina (Forza Italia), nella quale si chiedevano informazioni su eventuali lavori di sistemazione e ammodernamento del mercato coperto, l’assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni ha spiegato come siano state prospettate all’amministrazione possibili iniziative di riqualificazione e che questi interventi sono oggetto di valutazione per capirne la fattibilità. «Il nostro mercato necessita di miglioramenti, abbiamo ricevuto anche delle prime suggestioni in proposito – ha detto –. L’area è delicata sia dal punto di vista storico culturale sia dal punto di vista della collocazione, quindi gli uffici stanno facendo una serie di approfondimenti per valutare le possibilità di intervento. Al momento è quindi prematuro parlare di modalità e di tempi. L’obiettivo è quello di rendere quel mercato un luogo innovativo e moderno, nuovo polo di attrazione di tutto il commercio del centro pur mantenendo la sua caratteristica di mercato pubblico, sulla falsariga dei principali mercati europei (come Barcellona, Lisbona) e quindi motore di una rigenerazione di quell’area strategica».

L’amministratore delegato del gruppo Conad, Luca Panzavolta, non si spinge troppo in avanti, limitandosi a parlare di «ipotesi progettuale».

In questa fase Palazzo Garampi dovrà valutare la fattibilità dell’operazione e si attende una proposta sposata nella sua interezza da tutti gli operatori del mercato coperto. Per il momento nella suggestione, che poi è un disegno senza cifre e calcoli, il nuovo mercato coperto potrebbe avere anche un piano superiore dedicato alla cucina e alla ristorazione, aperto pure nelle ore serale, in cui servire i prodotti in vendita durante il giorno. Se poi i lavori si faranno, tutto sarà affidato a un bando pubblico e nella migliore delle ipotesi l’intervento durerebbe un paio d’anni, durante i quali gli operatori si dovranno necessariamente spostare e nell’eventualità si pensa a una struttura temporanea nella area del “Settebello”.

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