Scippa una disabile in carrozzina: in manette ex promessa del calcio

Rimini

RIMINI

Scippa del telefonino una studentessa disabile in carrozzina e poi tenta di rivenderlo nel negozio più vicino. Indicato da una testimone, l’autore del furto viene catturato grazie all’intervento di una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri che si trovava nella zona.

In manette è finito così Karim Marzouki, 23 anni, nato in Italia da genitori tunisini. È accaduto venerdì pomeriggio in via Dante. Il giovane che fino a qualche anno fa era considerato una promessa del calcio, al punto di esordire anche tra i professionisti in Lega pro, da un po’ di tempo ha perso la bussola: si trovava nel periodo di messa alla prova, attraverso lavori socialmente utili, nella speranza di vedersi “annullare” un precedente reato (tentato furto). Ora per lui, difeso dall’avvocato Marco Tarek Tailamun, le cose si complicano (dopo la convalida il giudice gli ha concesso i domiciliari: sarà processato il 5 marzo). Ancora sotto choc, intanto, è la ragazza aggredita. Una studentessa universitaria non ancora trentenne. «Sono ancora spaventata, forse più oggi di venerdì - racconta - Non mi era mai successo niente del genere. Ero con un’amica al bar in attesa di andare a lezione. Non avevo fatto caso a quel ragazzo. È successo tutto molto in fretta: ho provato una gran paura, istintivamente ho messo una mano sul telefonino, appoggiato sul tavolo, ma lui me l’ha strappato di mano. Mi sono sentita indifesa: temo di ritrovarmelo di fronte e che possa farmi del male».

Ha tentato di resistere

Il fatto è accaduto attorno alle 16.30. La studentessa, disabile fin dalla nascita e costretta su una sedia a rotelle a causa di una malattia, era accomodata a un tavolino di un bar. Appoggiato accanto a sé c’era il suo I-phone 6 plus. Il 23enne deve averlo notato e dopo essere passato un paio di volte davanti alle due ragazze ha allungato le mani verso il cellulare contando sulle difficoltà motorie della proprietaria. Lei invece è stata rapida e ha cercato di bloccargli il braccio. Una resistenza di pochi istanti, ma che ha richiamato l’attenzione anche di un’altra ragazza che ha seguito lo scippatore, in fuga con il telefonino, per qualche metro fornendo al telefono ai carabinieri la sua descrizione. I militari della pattuglia del nucleo radiomobile, quindi, grazie alla dritta hanno rintracciato il sospetto in via Sigismondo. Il giovane era appena uscito da un negozio di telefonia: aveva raccolto informazioni sul mercato dei telefoni usati. «Vorrei vendere il mio vecchio I-phone...». Accompagnato in caserma, Marzouki è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto nella camera di sicurezza, fino a ieri mattina. «L’ho fatto perché non avevo soldi» ha ammesso l’imputato davanti al giudice. L’arresto è stato convalidato e all’ex calciatore, in attesa del processo, così come aveva chiesto l’avvocato Tailamun, con il parere negativo del pm onorario Monica Cappuccio, sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui