Botti di fine anno, boom di arrivi in hotel

Rimini

RIMINI. Il botto di fine anno si fa sentire in anticipo: contro il maltempo e i soldi che scarseggiano, le prenotazioni in albergo e gli arrivi vanno dritti verso il pienone. Numeri in positivo che per la notte di San Silvestro non deludono mai del tutto, neanche nel peggiore annus horribilis, ma che quest'anno, a detta degli operatori del settore, puntano «a un tutto esaurito che va oltre ogni più ottimistica aspettativa». E i motivi sono molteplici: «L'effetto Marco Mengoni sta producendo i suoi frutti», giura Ivan Gambaccini di Rimini reservation.

«Si tratta di un artista seguitissimo sui social network e lui è davvero bravo ad “attirare” i suoi fan con questi strumenti». Non solo, la marcia in più sembra essere anche data dal pacchetto “tutto incluso” in salsa riminese che di questi tempi è grasso che cola: «Chi ha fatto le offerte con tanto di cenone e veglione a prezzo fisso ha fatto centro e sta andando decisamente meglio dello scorso anno», assicura Marina Lappi di Promozione alberghiera. Sulla stessa frequenza di pensiero è Patrizia Rinaldis, numero uno dell'Associazione italiana albergatori, che sembra non avere dubbi: «Non ci sono città che possono reggere il confronto: abbiamo messo in campo un programma capace di attirare persone da tutta Italia, con permanenze fino a cinque giorni».

 

Partiamo proprio dall'analisi dell'Aia e della sua presidente, raggiunta al telefono per capire come stanno andando le prenotazioni in vista della festa di fine anno. Numeri alla mano, chiarisce lei raggiante, «tra i 400 hotel che hanno aperto le cucine e propongono mezza o pensione completa stiamo avendo le maggiori soddisfazioni». Dall'ultimo giro di consultazioni fatto all'interno dell'Associazione, risulta che «si sta arrivando a periodi di vacanza che vanno fino al primo gennaio e che sono partiti già da subito dopo Santo Stefano». La Rinaldis vuole fare i conti a feste finite, ma «di certo lo scorso anno avevamo come periodo di permanenza che andava per la maggiore quello di una notte singola: la differenza c'è e si sente anche la questione dell'indotto e delle possibili assunzioni all'interno delle strutture alberghiere».

Il giro di affari decolla insomma con il passare dei giorni. Anche perché le tariffe proposte, chiariscono da Rimini reservation, «sono davvero concorrenziali: due giorni in una doppia in un tre stelle partono da 70, 80 euro a testa, solo con la colazione». I costi lievitano, puntualizza Gambaccini, «se si parla di pensione completa, con tanto di cenone: siamo sui 150 euro; mentre se si sale di categoria, un quattro stelle, si devono aggiungere in media una trentina di euro in più, sempre a persona».

La miscela giusta insomma, continua il direttore di Rimini reservation, che sottolinea «la scelta azzeccata di Mengoni: artista trasversale e bravo a promuoversi sui social” dove si è già scatenato da giorni un tam tam per venirlo a vedere a Rimini». Non solo: Gambaccini è certo che «l’accordo fatto con Italo treni per andare e tornare da Rimini con solo 20 euro è stata una carta vincente».

Così come è stata vincente la «scelta di fare il pacchetto in cui i prezzi sono sotto controllo con tutto incluso», afferma la Lappi di Promozione alberghiera: «In questo momento dove si guarda al centesimo, capire in anticipo quanto si spenderà e quali servizi si avranno con quella spesa ha fatto fare un balzo in avanti nelle prenotazioni: ora restano i posti per una notte, che credo saranno al completo nei prossimi due giorni». Anche perché, conclude la Lappi, «esclusa la montagna che ha un altro tipo di offerta, nel resto di Italia non temiamo alcun confronto».

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