Criminalità, Rimini seconda solo a Milano
L’ennesima bocciatura del 2013 in base alle classifiche stilate dai quotidiani economici nazionali arriva subito dopo Natale ed è un regalo non proprio ambito. Dopo il crollo segnato dal Sole 24 Ore che ha fatto slittare Rimini dal 4° al 27° posto nella qualità della vita, ora è il turno delle anticipazioni del recente studio dell’università di Roma La Sapienza - commissionato dal giornale Italia Oggi Sette – in cui si indica un ventaglio di fattori negativi, sempre legati alla qualità della vita, che colpirebbero duro l’intera provincia. Il condizionale è d’obbligo perché, come sempre con questo tipo di graduatorie, va sottolineato come i numeri subiscono una forte influenza dalle presenze estive che vanno a “drogare” i resoconti finali.
Una volta ricordato questo particolare, restano i dati impietosi del quotidiano Italia Oggi Sette su Rimini: in particolare sul capitolo legato alla sicurezza, in cui il territorio della provincia ottiene il primato sui reati di violenza sessuale, seguito da Imperia e Ravenna; si piazza invece al secondo posto sul numero di reati predatori, rapine e furti, per ogni 100mila abitanti, e qui il primo posto poco invidiabile spetta a Milano. Il capoluogo lombardo raggiunge il fondo della classifica in Italia anche sull’alto tasso di criminalità: a Rimini, in questo settore, viene affibbiato il penultimo posto; subito davanti, messe un po’ meglio, ci sono Prato Imperia e Bologna.
Proprio assieme alla capitale felsinea Rimini va a braccetto per un altro dato anticipato dallo studio dell’università La Sapienza: il quadro complessivo evidenzia infatti «un miglioramento della situazione economica» soltanto nelle province dell’Italia del Nord, di cui 15 nel Nordovest: 4 in Piemonte, altrettante in Friuli Venezia Giulia e in tutte le province dell’Emilia Romagna, con le eccezioni di Bologna e Rimini.