La cavalcata della Banda di Rimini. Il racconto di due secoli di musica

Rimini

RIMINI. «Nasce la Banda musicale cittadina, composta da trenta buoni suonatori di strumenti diversi», così Carlo Tonini annota nel 1828 nella sua opera “Compendio della storia di Rimini”. Da allora sono passati 190 anni, oggi raccontati dalla pubblicazione che prende il titolo di “Filarmonica Città di Rimini, La Banda musicale di Rimini dal 1828 ad oggi” che sarà presentata ufficialmente in occasione del Gran concerto di fine anno in programma sabato al Teatro Novelli.

Gli autori

Un volume di 192 pagine, a cura di Paolo Zaghini e con testi di Alessandro Agnoletti, Marco Bizzocchi, Gianluca Calbucci, Fabio Giambi, Pietro Leoni, corredato da un centinaio di foto, curato nella grafica e l’impaginazione dall’agenzia Colpo d’Occhio, che è stato possibile concretizzare con l’apporto di un insieme diverso di contributi, dal Comune di Rimini alla Banca Malatestiana e la Banca Popolare della Valconca, la Regione Emilia Romagna, Romagna acque – Società delle fonti, Anbima Er, Assonanza, Corriere Romagna e tanti altri.

La storia della città

La banda musicale “città di Rimini” è una delle più antiche istituzioni culturali del riminese e della Romagna e il volume “La banda musicale città di Rimini dal 1828 ad oggi” ricostruisce le vicende dell’ensemble musicale lunghe quasi due secoli. Lo fa collegandole alla storia politica, culturale e sociale della città. La ricerca è durata quasi due anni negli archivi riminesi, regionali e nazionali. I ricercatori (Alessandro Agnoletti, Marco Bizzocchi, Gianluca Calbucci, Fabio Giambi coordinati da Paolo Zaghini, in stretto contatto con il presidente della Filarmonica Pietro Leoni e l’organizzatore della Banda Riccardo Sabbatini, nei loro testi hanno dato vita ad una fantastica cavalcata lungo i decenni degli ultimi due secoli della storia riminese dove i successi, le crisi, i colpi di scena della vita della banda si sono strettamente intrecciati con la vita di Rimini.

I travagli

La Banda nasce nel pieno della Restaurazione post-napoleonica, vive i travagli del Risorgimento, è partecipe del vivace clima musicale riminese che troverà il suo apice nell’inaugurazione il 16 agosto 1857 del nuovo Teatro Comunale con l’“Aroldo” di Giuseppe Verdi. E sarà poi la voce musicale della Città che si trasforma e che cresce nei decenni post Unità d’Italia, sino a quando, alla fine dell’Ottocento, diventerà anche lo strumento per allietare le nuove stagioni estive del nascente turismo riminese sotto la Direzione del Maestro Achille Abbiati. La crisi del 1911 e il susseguente scioglimento della Banda priverà la Città per oltre un ventennio della sua presenza. La Banda rinascerà nel 1932, con grandi difficoltà, grazie all’azione di due importanti Direttori, prima Giuseppe Manente e poi Antonio Di Jorio, ma lo scoppio della guerra nel 1940 porterà ad un nuovo scioglimento della Banda. La sua costituzione avverrà solamente nel 1950, su sollecitazione dell’Azienda di Soggiorno. Dal 1950 ad oggi la Banda ha segnato gli eventi del calendario civile e, spesso, anche di quello religioso con la sua presenza e le sue esecuzioni musicali. Questo nonostante che dal 1965 al 1981 la Banda si fosse divisa in due tronconi, dando vita alla Banda “bianca” e a quella “rossa”. La riunificazione delle due bande fu una delicata operazione diplomatica che ebbe tra i suoi protagonisti il Maestro Orio Lucchi e Libero Missirini.

L’attuale riassetto vede affiancate alla Banda altre importanti formazioni musicali a lei collegate: l’A.B. Rimini Big Band, la Banda Giovanile, l’Ensemble Cameristico e la Scuola di Musica per Banda. La nuova complessa ed articolata realtà ha dato vita al nuovo soggetto de La Filarmonica Città di Rimini.

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