Accoltella la compagna a Natale davanti al figlio: arrestato

Rimini

RIMINI. Una brava ragazza, con cui mettere su casa e famiglia assieme al figlioletto di pochi mesi nato dalla loro relazione. Poteva essere la chance per rimettere la barra a dritta della propria vita, consumata tra una raffica di denunce e arresti per i reati più svariati: spaccio di droga, furto, ricettazione, lesioni personali, omissione di soccorso, porto d’armi. E dal giorno di Natale anche di maltrattamenti in famiglia aggravati dai futili motivi. Reato che ha spalancato le porte di una cella del carcere dei Casetti al 41enne, nato a Tripoli ma cittadino italiano a tutti gli effetti.

L’ultimo “raptus”

A scatenare l’ultima vile aggressione ai danni della 30enne, dipendente dell’Azienda Usl, la richiesta della donna di montare un Babbo Natale per il loro figlioletto. Incurante della presenza del piccino, come sempre ha iniziato a coprirla prima di epiteti, improperi del tipo «sei una mamma inutile», quindi ha preso un coltello seghettato trovato in cucina, e l’ha colpita procurandole fortunatamente solo ferite superficiali all’anulare della mano destra, al polso sinistro e al costato. Lesioni giudicate guaribili al pronto soccorso dove si è presentata in dieci giorni. Alla visita ha fatto poi seguito la segnalazione della nuova aggressione alla Squadra mobile, già a conoscenza della situazione famigliare molto critica. E per questo tenuta attentamente monitorata sfruttando le potenzialità del “Protocollo Eva” (vedasi articolo a lato).

I precedenti

La 30enne, infatti, lo scorso 11 ottobre lo aveva denunciato dopo aver subito la frattura del naso per un pugno in faccia sferratole dal compagno che l’aveva sfigurata. Aggressione consumata sempre davanti al figlio e sempre dopo averla riempita di insulti e male parole. Venti giorni la prognosi del pronto soccorso. Stesso copione “recitato” anche il 18 dicembre: questa volta, però, il cazzotto il bruto glielo ha assestato in testa procurandole con le nocche un sanguinamento leggero.

“Tradito” da Eva

Gli investigatori della Squadra mobile, ricevuta l’ultima denuncia, hanno immediatamente contattato il pubblico ministero di turno Davide Ercolani che, tra l’altro, con la collega Paola Bonetti segue per la procura tutti i reati legati agli abusi e alle violenze sulle donne. Per far scattare l’arresto, però, era necessario dimostrare che i maltrattamenti erano “abituali” e non fatti a se stanti. Gli investigatori degli uffici al secondo piano della Questura, sono entrati nella banca dati del “Protocollo Eva”, hanno messo in fila tutte le segnalazioni delle violenze subite dalla donna dando così al sostituto procuratore gli elementi per avallare la sua cattura. Arresto avvenuto alle 18 del 25 dicembre.

Questa mattina l’arrestato comparirà davanti al giudice Benedetta Vitolo per l’udienza di convalida. Al suo fianco ci sarà l’avvocato Michele Dell’Edera del Foro di Ravenna (città dove ha vissuto lungo tempo), da anni suo legale di fiducia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui