Raffica di controlli, dehor a rischio. «Il Comune ci rinnovi le autorizzazioni»
Niente proroga
A spiegare quanto sta accadendo è Loris Cerbara dell’Antica Cafeteria di piazza Tre Martiri che, come tanti suoi colleghi a Rimini, ha ricevuto in novembre la visita degli agenti della polizia municipale, i quali hanno controllato «se i vari spazi esterni sono in regola o no». Il problema è che in attesa del responso, dagli uffici di Palazzo Garampi, continua Cerbara, «ci hanno detto che non ci possono concedere nessuna proroga alla concessione di occupazione del suolo pubblico, nemmeno provvisoria, e questo significa che da gennaio nessuno sarà in regola, con relativi effetti collaterali che potrebbero portare all’abbattimento».
Le ispezioni sulle strutture
Nelle ispezioni del Comune sarebbero finite alcune difformità legate in particolare agli ombrelloni che coprono questi spazi esterni a bar e ristoranti, che dovrebbero risultare, per essere in regola, facilmente amovibili e chiudibili, senza così trasformarsi in “tettoie ancorate” per le quali, in tal caso, sarebbero necessarie ulteriori autorizzazioni legate al settore edilizio. Ma non solo: le verifiche hanno riguardato pedane risultate sopraelevate in modo difforme rispetto al regolamento comunale; così come i vetri a chiusura dei gazebo, risultati in alcuni pubblici esercizi troppo alti.
Esposto in procura
Una tegola non da poco piombata addosso ai titolari dei pubblici esercizi all’improvviso. Tutto nascerebbe infatti da una segnalazione in procura fatta dal titolare di un’attività commerciale che contestava il posizionamento degli ombrelloni di un bar, finiti nel mirino anche perché considerati troppo “ancorati” al terreno. Da qui sono scaturite le richieste di ulteriori verifiche per appurare la situazione generale in città e sarebbero quindi emerse quelle irregolarità su cui procura e Palazzo Garampi intendono vederci chiaro.
Il Comune: prevarrà buonsenso
Ma dalla stessa amministrazione comunale spiegano che «tutti gli eventuali abusi riscontrati devono essere sanati, e poi saranno date tutte le relative concessioni del caso». Di sicuro, continuano dall’amministrazione dove due anni fa hanno voluto fortemente il progetto dei dehor, «le regole devono essere rispettate ma allo stesso tempo deve prevalere il buonsenso ».