Spaccata alla Apple delle "Befane": bottino da 100mila euro

Rimini

RIMINI. Colpo grosso all’“Apple store” del centro commerciale Le Befane. Usando un “Suv” come ariete per sfondare l'accesso sul retro i ladri si sono ricavati una breccia per entrare e saccheggiare il negozio. In tutta fretta hanno fatto razzia di telefonini, tablet e altri oggetti di elettronica griffati con la mela. Secondo una stima ancora sommaria il bottino sfiora i centomila euro di valore. Il furto è stato messo a segno l'altra notte, attorno alle 3.40, da una banda composta da cinque uomini che indossavano cappucci e guanti. Sapevano di avere i minuti, se non addirittura i secondi, contati. Hanno agito con il cronometro alla mano. Dopo l’ultimo colpo, che risale all’estate, infatti, l’esercizio aveva predisposto un sistema anti - intrusione direttamente collegato sia con un istituto di vigilanza sia con la questura. Una difficoltà ulteriore che però, evidentemente, non li ha spaventati. Il rischio è stato calcolato al millesimo: sono riusciti a scappare imboccando la corsia d’uscita contromano e speronando una Volante della polizia, mentre l’arrivo di una seconda Volante è stato ritardato da alcuni tronchi di legno piazzati ad arte dai malviventi proprio in corrispondenza del cancello d’ingresso. L’intrusione è stata documentata dalle telecamere di sorveglianza, adesso al vaglio degli investigatori della Squadra mobile della questura di Rimini. Il Suv usato come ariete è un Bmw X5: abbandonato sul posto, era stato rubato la notte precedente a Bologna. Anche le altre due auto utilizzate per la fuga, entrambe di fabbricazione tedesca, risultano oggetto di furto (è emerso dalle targhe perché le vetture non sono ancora state trovate). Non è la prima volta che l’Apple store delle Befane viene preso di mira. L’ultima irruzione con tanto di spaccata risale al luglio scorso, mentre altri furti “da manuale” erano stati compiuti nel 2014. Una prima volta in maggio: i malviventi erano entrati nel negozio passando da una condotta dell’aria condizionata. A dicembre, invece, i ladri si erano calati dal tetto, praticando un buco sul soffitto dal negozio vicino. Oltre a quella dell’estate scorse, la galleria Le Befane era stata presa di mira anche a febbraio e ad aprile di quest’anno. Una volta utilizzando una macchina come ariete (a metterli in fuga era stata una guardia giurata che aveva anche estratto la pistola e sparato alcuni colpi in aria). La successiva avevano forzato una porta esterna e fatto razzia nel negozio Unieuro. Tutti i colpi, compreso l’ultimo, sono stati commessi tra le 3.30 e le 4 di notte.

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