Il vescovo: «Accogliete un povero in casa e trascorrete assieme il giorno di Natale»
Solidarietà concreta
Un pensiero, quello del monsignore, espresso a chiare lettere prima del pranzo che ha riunito nella chiesa di Sant’Agnese, in via Garibaldi, oltre 300 persone bisognose. In quella occasione, 19 novembre, Giornata mondiale dei poveri, Lambiasi ha ricordato che quelle tavolate non dovevano «servire da tranquillante per farci sentire a posto, ma come provocazione per creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto nei confronti di chi si ritrova impastoiato in qualsiasi tipo di povertà».
Chiedere i nomi
Un appello, insomma, che si può concretizzare con questa nuova “iniziativa”, ovvero ospitare in famiglia i bisognosi per una intera giornata, come Lambiasi ricorda anche nella sua Lettera di Natale: «Ci si potrebbe rivolgere anche alla propria Caritas - aggiunge il vescovo - dove già si aiutano molti poveri e dove è possibile collaborare portando vestiti, coperte e alimenti». Proprio lì, in via Madonna della Scala, il monsignore invita a «chiedere i nomi di chi invitare in casa al pranzo di Natale e poi portando offerte, dando solidarietà e collaborazione».
Presepe, pranzo e preghiere
Intanto venerdì prossimo, in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione, viene rinnovato l’atto di affidamento della Città di Rimini a Maria Immacolata. Si tratta di una iniziativa di preghiera in città promossa dal vescovo e dalle parrocchie: ritrovo alle 16 in piazza Cavour, di fronte all’immagine della Madonna collocata sul Palazzo comunale, per un momento di preghiera, al quale seguirà un omaggio floreale e la benedizione del vescovo. Il 13 dicembre, Labiasi presiederà invece la Santa messa all’ospedale Infermi, mentre il 17 sarà al pranzo di Natale organizzato dalla Caritas nella propria sede in via Madonna della Scala. Il 22, a mezzogiorno, il monsignore inaugurerà il tradizionale presepe della città realizzato dall’associazione Sergio Zavatta e allestito all’Arco d’Augusto.