Noto attore pornografico truffa antiquario

Rimini

RIMINI. È finito di nuovo nei guai Marco Nero, nome d’arte del 39enne vignolese di professione attore pornografico. Il sedicente “Durone di Vignola” (così si fa chiamare nell’ambiente), è di nuovo indagato per truffa con il suo collega sassolese A.N. e altre tre persone tra le quali un romagnolo introdotto nel mondo dell’antiquariato. Questa volta niente orologi di marca e niente a che fare con la sua bottega in via Farini, bensì un giro di quadri antichi e di antiquari tra Modena, Bologna e Rimini. Tele del valore commerciale medio di 100mila euro, comperate due anni fa con assegni scoperti per 50mila euro e subito rivendute a un collezionista distratto sulla provenienza e il prezzo a un decimo del valore: 10mila euro. Una truffa che ha insomma fruttato sessantamila euro.

Una delle tante al centro dell’attenzione della Procura che ora sta per chiudere le indagini a un anno dalla prima tornata (gennaio 2013), quando emerse il giro di orologi automatici di marca che venivano dati in conto-vendita e sparivano. I due quadri in questione non sono dei capolavori della pittura fiamminga ma sono pur sempre opere olandesi di fine Seicento. Due nature morte con composizioni floreali, un genere che ha i suoi estimatori. Le due tele sono di autore sconosciuto ma autenticate e con tanto di perizie sia per la datazione che per la provenienza. Erano nella disponibilità di un antiquario di Rimini che, tramite un gioielliere concittadino, era entrato in contatto con un esperto dell’ambiente delle antichità. Si tratta di un romagnolo che in effetti era introdotto e conosciuto, ma che si era messo nelle mani del “Durone di Vignola” e dei suoi sodali. Tanto è vero che aveva garantito all’antiquario che avrebbe preso due quadri perché aveva trovato due possibili acquirenti con i quali stava trattando.

Una volta convinto, il commerciante riminese gli ha dato le due tele antiche in cambio di due assegni da 25mila euro come garanzia. Peccato che erano scoperti. Nel frattempo le due composizioni floreali hanno preso il volo e sono finite in altre mani. Finché non le ha comperate un facoltoso collezionista tra Sant’Agata e San Giovanni in Persiceto che ha staccato un assegno coperto da 10mila euro per entrambe. Un decimo del loro valore. Troppo poco. Eppure non si è insospettito. La polizia pensa che in effetti abbia fatto un acquisto sì incauto ma ignaro di cosa ci fosse dietro. In ogni caso, è indagato per ricettazione. Il bolognese ha restituito le tele che ora sono in carico alla Questura di Modena e prestissimo saranno restituite, a due anni dai fatti, all’antiquario di Rimini.

Per i cinque coinvolti si profila una chiusura di indagini con l’ipotesi di reato di truffa aggravata e continuata in concorso, come ha spiegato il capo della Squadra Mobile di Modena Amedeo Pazzanese, autore delle indagini con tutto il suo staff. Gli stessi investigatori che avevano scoperto un anno fa il giro di orologi lussuosi spariti. E Marco Nero? È sempre riparato, in Brasile. La carriera di attore pornografico per lui attualmente pare del tutto sfumata.

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